I disturbi alimentari e l’adolescenza, una relazione pericolosa

di Ilaria Myr

Da sinistra David Fargion, Claude Shammah e Nicola Sorrentino
Da sinistra David Fargion, Claude Shammah e Nicola Sorrentino

“L’adolescenza, età dell’eccesso alimentare” è il tema del convegno tenutosi martedì 13 ottobre nell’ambito degli eventi della Tenda di Abramo. All’incontro hanno partecipato David Fargion, Associazione Medici Ebrei, avv. Claude Shammah e dott. Nicola Sorrentino, che hanno dato il loro punto di vista sul tema.

“L’adolescenza è il periodo in cui è debole la capacità di controllare i propri atti – ha esordito lo psichiatra David Fargion -.Un’età in cui il cibo diventa gratificazione e calore materno, e in cui l’aumento di peso viene talvolta visto come una forma di crescita. La società in cui viviamo, però, crea dei complessi a chi è grasso o addirittura obeso”. Importante, secondo Fargion, è riappropriarsi dell’elemento del gusto, che in chi è bulimico o obeso scompare del tutto. “Bisogna fare come nel cratone Ratatouille, dove il protagonista, il topo cuoco, spiega al suo cugino grasso come gustare un cibo senza trangugiarlo” continua Fargion.

In questo quadro è importante la responsabilità die genitori, che devono abituare ai figli a mangiare tutti i cibi, facendo attenzione ai comportamenti alimentari. Basti pensare che in Italia il 3% delle ragazze soffre di bulimia o anoressia.

Dell’aspetto più dietologico ha parlato il dott. Sorrentino, medico nutrizionista noto per il suo lavoro con numerose star dello spettacolo, dell’informazione, della moda e della politica. “L’obesità nell’età dell’adolescenza è oggi sottovalutata, anche se si tratta di un problema sanitario sociale – ha spiegato -. Pensiamo che per le malattie legate all’obesità ogni anno lo Stato spende 25 miliardi di euro”. In tutte le fasce di età, comunque l’obesità costituisce un problema per 4 milioni di italiani, vale a dire 1 su 10 circa.

Interessante  poi la rilettura della piramide alimentare, in cui è inserita l’acqua, considerata per la prima volta un alimento. “L’acqua è fondamentale non solo per stare bene ma anche per dimagrire – spiega Sorrentino, che su questo tema  ha scritto il libro ‘La dieta dell’acqua’ -, in quanto se bevuta fredda mette in atto un processo chiamato ‘termogenesi’ che brucia calorie. Per fare ciò se ne devono bere fra gli 8 e i 12 bicchieri al giorno”.

Altro aspetto importante riguarda i carboidrati, che secondo Sorrentino devono costituire il 60% della nostra dieta. “È meno ingrassante un piatto di pasta da 80 grammi con le verdure che un’insalatona ricca di tutto condita con l’olio – spiega -. Nell’ortofrutta, poi, è stata aggiunta la frutta secca con guscio, molto sana e ricca di grassi insaturi, che dà sazietà e tiene l’indice glicemico basso. Ciò che è invece molto dannoso è un utilizzo eccessivo di  sale, che causa in Europa all’anno la morte di 2,3 milioni di persone”.

Gli aspetti giuridici sono infine stati trattati da Claude Shammah, che ha esordito analizzando una proposta di legge, poi ritirata, di introdurre il reato di istigazione a bulimia e anoressia. “la società di oggi è piena di segnali che portano a comportamenti alimentari sbagliati – ha spiegato -. La rete, poi, pullula di siti che incitano a adottare questi comportamenti. L’unico articolo che in un qualche modo può essere legato a questo discorso  il 591 del codice penale, che proibisce l’abbandono dei minori di 14 anni incapaci di mente o nel corpo”.

Shammah ha poi esteso il suo discorso alla visione ebraica, sottolineando la sacralità del cibo nell’ebraismo. “Ci si lava le mani prima dei pasti, si recitano le benedizioni prima di ogni cibo, e dopo i pasti – ha spiegato – questa ritualità induce a riflettere su quello che si sta facendo, rendendo così sacroil cibo e l’atto di consumarlo”.