Intervista a Michele Arditi

Sono ormai a buon punto i lavori, iniziati a giugno, per la sistemazione del Giardino della Scuola, che sarà utilizzato anche dagli anziani della Residenza Arzaga. Entro Sukkot tutto dovrebbe essere a posto. La prima parte dell’operazione è stata compiuta con l’abbattimento delle piante sul lato sud del giardino, dove ha trovato posto il campo da calcio. Ciò ha privato il parco della Scuola di un certo numero di piante cresciute in vari decenni, che rendevano l’ambiente ombreggiato e fresco. Ma nuove piantumazioni razionali costituiranno nel tempo un giardino più consono alle esigenze dei ragazzi e degli anziani. Ne parliamo con Michele Arditi, consigliere delegato al Progetto Giardino.


Qual è l’idea portante del progetto di ristrutturazione?

Il tutto nasce qualche anno fa, dopo la decisione di costruire sul terreno allora adibito a campo di calcio, la nuova casa di riposo. È sorta quindi l’esigenza di dotare la scuola di un impianto sportivo specifico per il calcetto. Incoraggiati dalle opinioni positive riscosse dall’idea, soprattutto nell’ambito dei genitori con i figli a Scuola e di concerto con la Fondazione Scuola co-sponsor dell’operazione, ho ricevuto specifica delega dal Consiglio mi sono attivato per la stesura di un progetto preliminare affidandolo a due studi professionali diversi per poi presentarlo pubblicamente durante la grande festa degli ex allievi del 31 maggio 2007. Successivamente, agli architetti Bergamo e Salvini, è stato affidato l’incarico per la progettazione e la realizzazione esecutiva.
Il campo di calcetto avrebbe dovuto avere le misure proporzionali ai dettami del regolamento, essere protetto da adeguata recinzione e avere una pavimentazione moderna e resistente tale da rendere il gioco piacevole e divertente. Sulla base di ciò ne abbiamo studiato la giusta collocazione ma data la natura piuttosto incombente della struttura non abbiamo potuto fare altro che optare per il confine sud di fianco al condominio adiacente.
La creazione di questo grande spazio (mt. 30 x 17 ca) ha poi generato la necessità di ricollocare tutte le altre aree già esistenti, quali: la pista di salto in lungo, la Sukkà e il giardino recintato dell’asilo nido.
Lo spazio è stato quindi riorganizzato in modo sia funzionale sia per ordini di scuola, ad uso degli studenti e degli ospiti della Residenza Arzaga. Ora quindi abbiamo un campo di calcio e pallavolo pavimentato in erba sintetica e totalmente recintato e illuminato; un piccolo campo di basket ad un canestro per il tiro libero; un’area asili a pavimentazione antitrauma parzialmente recintata per il nido e le materne, con nuova struttura ludica e relative sabbiere; una pista di salto in lungo con fossa di atterraggio regolamentare; una grande zona verde centrale adeguatamente drenata e irrigata sulla quale è previsto un filare di alberi sempreverdi a parziale compensazione di quanto abbattuto; una zona orti ad uso didattico della scuola.


Come è stata garantita agli anziani la possibilità di fruire del giardino in sicurezza?

Per gli anziani abbiamo realizzato due strutture, la passeggiata nel giardino della scuola, costituita da marciapiedi adeguatamente pavimentati e illuminati per un uso anche serale. Gli anziani potranno fruire dei percorsi durante la chiusura della scuola; la Sukkà che, collocata sulla grande terrazza della Residenza Arzaga, fungerà anche da gazebo ombreggiato permanente per i residenti. È previsto che questa complessa struttura, costituita da travi autoportanti in legno e acciaio, sarà ad uso esclusivo degli ospiti durante tutto l’anno salvo a Sukkot, quando l’utilizzo sarà condiviso con gli alunni della Scuola. Ritengo questa una delle parti più significative di tutto il progetto proprio come esempio di armonia fra due realtà generazionali così diverse ed a beneficio di entrambe.


Il giardino potrà essere utilizzato anche per iniziative aperte a tutta la Comunità?

Così come concepito, il giardino potrà ospitare feste e altri tipi di manifestazioni anche serali, visto che è stata realizzata un’illuminazione integrale di tutta l’area. È anche allo studio la possibilità dell’utilizzo del campo di calcio in orario extrascolastico da parte degli iscritti che ne volessero usufruire.


Come è stato finanziato il progetto?

Il progetto è stato coperto per 90 per cento da elargizioni ad-hoc dai seguenti donatori: famiglia Gabbai in memoria di Moisè, a cui è stato intitolato il campo di calcio, famiglia Kafka in memoria di Marylin a cui è stata intitolata l’area asilo materne, Emma e Anna Segre in memoria di Ernesto a cui già era intitolata l’area asilo nido, Fondazione Banca del Monte che ha contribuito alla costruzione degli impianti sportivi, Fondazione Gastone e Maria Sorani per l’opera benemerita a beneficio degli anziani della nostra comunità e a cui è stata intitolato il giardino della Residenza Arzaga e la passeggiata, Fondazione Scuola promotrice dell’iniziativa a beneficio degli alunni della scuola.
A tutti va il nostro più sincero ringraziamento. Senza il loro apporto questo progetto non avrebbe potuto essere realizzato. Colgo l’occasione per fare appello ad eventuali ulteriori donatori per coprire sia le spese originariamente a carico della Comunità sia le ulteriori spese impreviste che si sono rese necessarie in corso d’opera. Non dimentichiamo che buona parte del giardino non era stato oggetto di ristrutturazione da più di quarant’anni e che sono emerse quindi esigenze di ammodernamento non previste ma improcrastinabili. Chi volesse dare il suo contributo mi può scrivere all’indirizzo email del Bollettino: bollettino@tin.it