di Pietro Baragiola
Il 9 settembre farà il suo debutto cinematografico nelle sale del Toronto Film Festival One Life, il nuovo film diretto dal regista inglese James Hawes in cui il premio Oscar Anthony Hopkins interpreterà Sir Nicholas Winton, passato alla storia come “lo Schindler britannico”.
Spettacolo
La narrativa di Etgar Keret in scena al Teatro Parenti
di Nathan Greppi
Dal 17 ottobre al 5 novembre andrà in scena un adattamento della sua raccolta di racconti Pizzeria Kamikaze. Diretto da Mario De Masi, lo spettacolo vede come protagonista Haim (interpretato da Francesco Brandi, anche autore del testo teatrale).
Su Netflix, Bat Mitzvah coi fiocchi nel nuovo film con Adam Sandler
di Nathan Greppi
Venerdì 25 agosto, il comico americano Adam Sandler tornerà su Netflix nella doppia veste di attore e co-produttore in un nuovo film, ‘Non sei invitata al mio bat mitzvah’, commedia adolescenziale che pone al centro il rito di passaggio dall’infanzia all’età adulta delle ragazze ebree.
Adolescenti israeliani e loro fragilità, al cinema, in “Una stanza tutta per sé”
di Roberto Zadik
Il film, uscito in Italia il 17 agosto, è l’esordio del regista Matan Yair: racconta Israele fra introspezione e società in crisi. Affresco generazionale delicato e al tempo stesso intenso.
Mostra del cinema di Venezia: i film in salsa ebraica
di Nathan Greppi
Oltre a ‘Tatami’, prima produzione israelo-iraniana, alla Mostar del Cinema verranno presentati due film che hanno in qualche modo un legame con l’ebraismo: ‘Coup de chance’, del regista ebreo Woody Allen, e ‘Maestro’, sul compositore Leonard Bernstein.
Soldati ebrei al cinema? Venticinque anni fa, “Salvate il soldato Ryan” ne parlava per la prima volta da oltre mezzo secolo
di Roberto Zadik
È davvero incredibile pensare che, fra le migliaia di film bellici americani, nessuno o quasi si sia soffermato sul contributo dei soldati ebrei statunitensi nella Seconda Guerra Mondiale, che furono almeno 500.000; eppure Steven Spielberg, nel suo Salvate il sodato Ryan, ha rappresentato il personaggio del soldato Mellish.
Israele e Iran si uniscono nel film “Tatami” fra arti marziali e politica
di Roberto Zadik
“Tatami” diretto dal regista israeliano Guy Nattiv, fra un mese al Festival di Venezia. Non capita tutti i giorni che due paesi, in conflitto, come Israele e l’Iran cooperino e, per di più, per un grande film come l’attesissimo Tatami che animerà la prossima e ottantesima edizione del Festival del Cinema.
Un anno di teatro in salsa ebraica
di Nathan Greppi
Nel corso della pausa estiva, diversi teatri in tutta Italia hanno già iniziato a pubblicare le programmazioni per la stagione 2023/2024. Qui una “top ten” in ordine cronologico della prima rappresentazione degli spettacoli ritenuti di maggiore interesse, in un arco di tempo che va dall’ottobre 2023 al maggio 2024.
Grande attesa per il film sul fisico Oppenheimer “padre della bomba atomica”
di Roberto Zadik
Il film di Christopher Nolan dedicato alla vita del fisico ebreo americano Oppenheimer sarà fra un mese nei cinema italiani, dopo la prima a New York. Nato a New York quasi cent’anni fa, da una famiglia di ebrei tedeschi, Robert Oppenheimer fu a capo del “Progetto Manhattan”.
MGFF: a Catanzaro, due film a tema ebraico
di Nathan Greppi
Al Festival, che si terrà dal 29 luglio al 5 agosto a Catanzaro, verrano presentati due film con legame ebraico: uno è ‘La timidezza delle chiome’ di Valentina Bertani sui gemelli Benjamin e Joshua Israel, e ‘Terezin’ di Gabriele Guidi, film di finzione ambientato nel campo nazista vicino a Praga.
Esce negli Usa ‘Tiger within’, film uscito postumo con Ed Asner
di Pietro Baragiola
Diretto dal regista Rafal Zielinski, il film racconta dell’inaspettata amicizia tra un anziano sopravvissuto all’Olocausto e una giovane negazionista della Shoah, in una storia avente come protagonista il tema del perdono.
“And just like that” e la rappresentazione degli ebrei nel mondo di “Sex and the city”
di Pietro Baragiola
La serie, in onda dal 1998 al 2004, è stata più volte criticata per la sua mancanza di accuratezza nel descrivere la comunità ebraica di New York, concentrandosi sul generare ilarità nel pubblico al costo di usare stereotipi e commenti sprezzanti. Ciò ha spinto gli autori dello spin-off a porre maggiore attenzione all’inclusività e all’accuratezza dei personaggi coinvolti, in omaggio alla multiculturalità tipica della città di New York.