di Daniel Goldman
Pubblichiamo la prima parte di un articolo scritto da Daniel Goldman sul Jerusalem Post il 20.8. e tradotto dal sito Israele.net. Per leggere la versione integrale visitare il sito Israele.net.
Opinioni
Osservatorio Enzo Sereni: un intervento sul voto italiano all’Economic and Social Council UN
di Osservatorio Enzo Sereni
Comunicato sul voto dell’Italia all’Economic and Social Council delle Nazioni Unite sulle presunte violazioni dei diritti delle donne in Israele. L’Osservatorio Enzo Sereni prende atto con infinita pena del voto della delegazione italiana all’Economic and Social Council delle Nazioni Unite lo scorso 26 luglio. L’Italia è uno dei Paesi che hanno condannato Israele per avere suppostamente “violato i diritti delle donne palestinesi, la loro promozione e integrazione nello sviluppo della loro società”.
Particolarismo e universalismo, identità come ossessione e teoria della sostituzione: temi su cui riflettere
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] No, per cortesia, le etichette proprio no! Men che meno quelle gratuite, che si appiccicano agli altri con troppa facilità. Così come gli altri (non importa chi essi siano) potrebbero, prima o poi, appiccicarle a noi.
Il film di Bellocchio ha riacceso l’attenzione sul caso Mortara. Ma perché nessuno mette in discussione l’azione del Papa?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] È venuto il momento di lodare chi sul caso Mortara aveva coraggiosamente iniziato 27 anni fa a raccontare la storia del bambino ebreo Edgardo, allora del tutto ignorata nell’editoria italiana.
I newsmagazine italiani meritano l’estinzione? Forse sì
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Accanto alle edicole che chiudono c’è un’altra crisi che ha colpito la carta stampata che però non ha destato, finora, alcun interesse: la quasi totale scomparsa dei settimanali.
«E allora le foibe?» I falsi piani della memoria e il tentativo di strumentalizzare la storia e le tragedie umane
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] «E le foibe?». Già, le foibe. La domanda stava lì, formulata in mente altrui ben prima che si avviasse il dibattito e fosse lanciata, con tratto polemico e piglio iconoclastico, contro i relatori.
Il film di Bellocchio sul ‘Caso Mortara’ riaccende l’interesse su un fatto tutt’altro che isolato della Chiesa nei confronti degli ebrei
di Ugo Volli
Il caso Mortara non è affatto unico, anzi, rappresenta la regola dei comportamenti ecclesiastici nei confronti degli ebrei, determinati dal diritto, anzi dal dovere di salvare loro l’anima col battesimo.
Quando la “pace” è nemica della “giustizia”. Ucraina e Israele devono resistere o arrendersi? (Mai!)
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Dal 24 febbraio 2022, quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il mondo assiste di fatto a un massacro quotidiano, prendendone semplicemente atto. Invece di giustizia la parola più diffusa continua a essere pace.
Democrazia ed ebraicità, unità e differenza. Essere “popolo” senza una Costituzione. I dilemmi di Israele
di Claudio Vercelli
La vicenda sulla controversa legge di riforma della giustizia in Israele ha riaperto la discussione sulle ragioni storiche e politiche della mancanza di una Costituzione. Come è risaputo, il Paese si è dotato nel tempo di un sistema di Leggi fondamentali.
Perché la stampa italiana non usa la parola giusta, “terroristi”, invece del termine neutro “militanti”?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Il terrorismo arabo e palestinese contro Israele è sempre stato una costante ben prima della creazione dello Stato di Israele nel maggio 1948. Un passato che i media si guardano bene dal ricordare.
Alterità e alterazione: gli ebrei vittime di odio razziale perché pretendevano di essere “troppo uguali” agli altri
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Perché contro gli ebrei e non nei confronti degli “altri”? La domanda viene formulata dal pubblico con la naturalità di chi chiede un legittimo supplemento di conoscenza. Dal 1938 in poi, un drammatico susseguirsi di eventi, verso il razzismo di Stato, fino all’annientamento durante l’occupazione nazista.
La Storia in mano alla politica: una vecchia musica
di Claudio Vercelli
Non c’è nessun dibattito in corso (quale, poi?) su via Rasella ma solo l’occupazione dell’immaginario collettivo con certe posticce raffigurazioni di maniera, sospese tra nostalgia, rimpianti e – soprattutto – desiderio di rivalsa. La Russa, in fondo, fa il “suo mestiere”. Che in questo caso non è quello di seconda carica dello Stato.