Storia di Maja Einstein, sorella di Albert

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di Nathan Greppi
Le vicende narrate cominciano negli anni ’30 del secolo scorso: Maja Einstein, donna colta e pianista dotata, felicemente sposata ma in condizioni economiche modeste, vive sulle colline vicino a Firenze. Qui, continua a sentirsi con il fratello Albert, che un giorno le invia in regalo un pianoforte Blüthner del 1899. Che sopravvivrà alla guerra.

Viaggio virtuale con la filosofia di Hannah Arendt

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di Nathan Greppi
La storia ha per protagonisti Gaia e Leo, due bambini milanesi di nove anni ai quali la maestra assegna un compito: fare una ricerca su un personaggio importante per la storia dell’umanità: Hannah Arendt.

Gli ebrei di Este e la riscoperta del campo di concentramento di Vo’

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di Michael Soncin
Il saggio “Da Este ad Auschwitz” a cura di Francesco Selmin è una ricerca di storia locale, dove viene affrontata la condizione degli ebrei in una piccola realtà italiana, documentata attraverso fotografie, pagine dei giornali, manifestini di propaganda antisemita e schede anagrafiche degli ebrei estensi.

I Dorfles, una famiglia temeraria ai tempi dell’occupazione

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di Nathan Greppi
Quando Mussolini annunciò la promulgazione delle Leggi Razziali proprio nella loro città, in un primo momento i Dorfles pensarono di poterne uscire indenni: radicati da tempo nell’alta borghesia triestina, erano una famiglia ebraica fortemente assimilata nella società italiana.

Edith Bruck si racconta attraverso i suoi oggetti di casa

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di Michael Soncin
Gli oggetti sono i protagonisti di questo poemetto, pezzi dove si vedono riflesse le varie fasi della sua vita, quella di Edith Bruck, scrittrice ebrea di origini ungheresi. Dopo due decenni, “Specchi” è recentemente tornato alle stampe, ora in una nuova edizione, con un’intervista inedita.

La storia di Ginette, che non voleva ricordare

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di Nathan Greppi
Dopo la Shoah, molti dei sopravvissuti ai campi di concentramento non hanno mai voluto raccontare ciò che avevano vissuto, nemmeno ai propri parenti. Altri, invece, l’hanno fatto solo dopo decenni, per togliersi un peso dal cuore e impedire che ciò che è successo finisse nel dimenticatoio.