di Esterina Dana
Con la pièce teatrale Chi come me, ispirata ad una reale esperienza presso il reparto giovanile del Centro di salute mentale “Abravanel” di Bat Yam, lo scrittore e drammaturgo israeliano Roy Chen, autore di Anime, ci introduce in quello spazio attraverso un’operazione di metateatro.
Libri
Per capire la guerra in corso, bisogna comprendere le sfide di Israele e i pericoli dell’ideologia “intersezionale”
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Leggere sui giornali, guardare la televisione e consultare i post di internet per seguire la guerra in Medio Oriente è diventata un’attività quotidiana per molti ebrei e amici di Israele, ma non basta.
La sovranità israeliana secondo il diritto internazionale
di Nathan Greppi
Ricco di dati sui mutamenti della demografia ebraica e araba in quelle terre nel corso dei decenni, Elber fa notare come ai tempi della dominazione turca il termine “Palestina” non sia mai stato utilizzato, né per indicare un’area amministrativa né nel gergo comune, se non da parte di pellegrini e viaggiatori provenienti dall’Europa. A reintrodurre l’utilizzo di questo termine, prima del 1948, furono gli inglesi, quando conquistarono il territorio.
Premio letterario Adei Wizo Adelina Della Pergola: vincono ‘La casa sul Nilo’ e ‘Sotto l’albero delle giuggiole’
di R.I.
I romanzi di Denise Pardo e Gila Almagor si rivelano i preferiti delle due Giurie. Assegnato il Premio Speciale per “la scrittura colta e raffinata” andato a Sarai Shavit per il romanzo Lettera d’amore e d’assenza. Ora premiati e finalisti sono attesi l’8 maggio al Circolo dei lettori di Torino e all’incontro con le scuole.
Trasmigrazione delle anime come sottofondo della storia ebraica: Neshamot/Anime di Roy Chen
di Cyril Aslanov
[Ebraica: letteratura come vita] Con Neshamot/Anime, pubblicato nel 2020 nell’originale ebraico e nel 2023 in traduzione italiana, Roy Chen riprende la formula dell’affresco storico Mar Mani (Il signor Mani) di Abraham B. Yehoshua, introducendoci due innovazioni
Piccola guida per orientarsi nel tumulto dell’attualità, tra guerra e pace
di Esterina Dana e Nathan Greppi
Vetrine di librerie dove campeggiano solo titoli Propal. Con lo scoppio della guerra a Gaza, nelle librerie si moltiplicano i libri sul conflitto mediorientale: tavoli zeppi di testi che non tengono conto della complessità del contesto e della realtà israeliana, dalla sua nascita a oggi. Per saperne di più abbiamo deciso di offrire ai lettori una selezione di libri che analizzano in modo approfondito la nascita dello Stato di Israele, la sua evoluzione nei decenni, le sue ricadute sul presente.
Due storie parallele fra i baratri del Novecento
di Anna Balestrieri
Il filo delle esistenze dei due protagonisti, che già si affacciano agli anni Sessanta quando la narrazione rievoca le loro adolescenze felici irreparabilmente travolte dal nazifascismo, si intreccia nell’immediato dopoguerra.
Al Memoriale presentata la storia a fumetti di Emanuele Di Porto
di Nathan Greppi
La storia del ragazzo che si salvò dalla retata del ghetto di Roma nascondendosi su un tram è diventata una graphic novel, presentata il 25 marzo al Memoriale della Shoah di Milano dallo stesso protagonista e da uno dei due autori.
Paura e coraggio nella Francia di Vichy
di Nathan Greppi
Il protagonista, Constantin Millon, è un tipografo che vede la sua città trasformarsi, poiché dietro una libertà di facciata in realtà il governo obbediva alle richieste del Terzo Reich, soprattutto per quanto riguardava l’invito alla popolazione a denunciare gli ebrei alle autorità.
La storia attuale di Golda, la donna che fondò Israele
di David Fiorentini
Colpisce il tempismo con il quale il libro è stato scritto e pubblicato, nel bel mezzo del conflitto scaturito in seguito al sanguinario pogrom del 7 ottobre, che non può che portare in mente la sorpresa dell’attacco delle truppe siriane ed egiziane all’alba dello Yom Kippur del 1973, quando proprio Golda era al comando dello Stato.
Israele: la visione di pace di David Grossman. Illuminare le tenebre nel caos delle coscienze e dei conflitti globali
di Marina Gersony
Questo piccolo ma potente pamphlet, in cui sono stati raccolti alcuni interventi dello scrittore sulla parabola politica di Israele e sulle dinamiche che alimentano la violenza, fino all’attacco terroristico del 7 Ottobre da parte di Hamas, è un’opera densa di significato.
Un ragazzino a Milano che amava l’Hatikva, i Beatles e i Rolling Stones
di Fiona Diwan
Dario Diaz, ex pubblicitario, copywriter e direttore creativo nelle grandi agenzie internazionali, ex docente di comunicazione all’Università di Milano, con Ultimo sedile in fondo manda alle stampe l’epopea della sua infanzia da zero a 25 anni narrandoci un Io fanciullesco intriso di freschezza e benevolenza.