L'Ayatollah Ali Khamenei

L’Ayatollah Khamenei festeggia i suoi 79 anni minacciando Israele su Twitter

di Paolo Castellano
Quest’anno il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha deciso di festeggiare il proprio compleanno minacciando Israele su Twitter. Il 16 luglio ha infatti pubblicato 4 messaggi – uno dietro l’altro – in cui ha parlato dei palestinesi, dello Stato ebraico e degli Stati Uniti. 79 anni inaugurati con la speranza che “il sionismo venga sradicato” dalla prossima vittoria palestinese.

“L’America non deciderà il futuro dei palestinesi”

L’anziano leader iraniano non ha neppure risparmiato gli Stati Uniti: «Tutti dovrebbero essere a conoscenza del satanico e vizioso piano che gli USA hanno per la Palestina – lo chiamano l’affare del secolo – non succederà mai», e poi ancora, «Per il dispiacere dei politici americani, la Palestina non sarà mai dimenticata e Al-Quds rimarrà la capitale della Palestina e la prima Qibla dei musulmani».

Con “Qibla” Khamenei intende l’assidua preghiera e l’obiettivo iraniano nel supportare i palestinesi contro lo Stato ebraico; Al-Quds è invece il termine arabo per riferirsi a Gerusalemme.

Come riporta il Jewish Journal, l’esternazione sarebbe una critica al recente piano sulla pacificazione del Medio Oriente voluto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e dal presidente della Federazione russa, Vladimir Putin.

I palestinesi assisteranno alla cancellazione di Israele

Non è mancata la staffilata a Israele: «Il sogno turbolento in cui Al-Quds verrà consegnata ai sionisti non diventerà realtà. La nazione palestinese si opporrà e le nazioni musulmane la sosterranno, non permettendo mai che ciò accada». E poi la minaccia agli israeliani: «Per grazia di Dio, la nazione palestinese otterrà la vittoria sui nemici e sarà testimone un giorno dello sradicamento del regime fabbricato dai sionisti».

L’abitudine iraniana di minacciare la distruzione d’Israele

Questa è solo l’ultima intimidazione del lungo elenco di minacce a Israele da parte dei rappresentanti iraniani.

Nel febbraio del 2018, il segretario del Consiglio dell’Interesse del Sistema Iran, Moshen Rezai, aveva proferito le seguenti parole durante una trasmissione televisiva: «Qualsiasi attacco intrapreso contro l’Iran da parte di Israele porterà alla distruzione dello stato israeliano. Se Israele farà anche la più piccola mossa contro l’Iran, raderemo al suolo Tel Aviv e a Netanyahu non daremo l’opportunità di salvarsi».

Invece nel febbraio del 2017, Mojtaba Zonour, esponente politico iraniano, aveva promesso una pioggia di missili su Israele se Donald Trump avesse dato ulteriori sanzioni all’Iran.

 

@CastelPao

(Photo credits: Tehran Times)