Un ebreo con sullo sfondo la bandiera americana

USA: 50.000 ebrei senza lavoro per lo shutdown voluto da Trump

Mondo

di Nathan Greppi
Sono all’incirca 50.000 i dipendenti pubblici ebrei che negli Stati Uniti rimarranno senza stipendio per un lungo periodo, a causa dello shutdown voluto dal Presidente Donald Trump in seguito al rifiuto dei democratici di concedere i finanziamenti per la costruzione del muro al confine con il Messico.

Secondo il Jerusalem Post, i dipendenti ebrei non rimarranno privi di assistenza: la Hebrew Free Loan Association of Greater Washington ha deciso di offrire dei sussidi e altri aiuti a coloro che saranno colpiti dallo shutdown e alle loro famiglie, e senza chiedere nulla in cambio.

Cos’è lo shutdown Usa

In vigore fin dal lontano 1870, ma poi modificato più di una volta fino alla versione attuale approvata nel 1982, lo shutdown è una procedura che si verifica negli Stati Uniti ogni volta che il Congresso non riesce ad approvare una legge del bilancio.

La sua entrata in vigore è automatica e comporta il blocco delle attività amministrative. In pratica dallo scorso 21 dicembre un quarto delle attività federali negli Usa è chiuso per mancanza di fondi, con tanto di dipendenti a casa senza stipendio.

Questa volta il casus belli è stata la richiesta di Donald Trump dell’autorizzazione a investire 5,6 miliardi di dollari nella costruzione del muro, rifiutata però dai democratici che controllano la Camera dopo le elezioni midterm, mentre al Senato i Repubblicani mantengono una esigua maggioranza di 51 senatori contro 49.

Al momento quindi negli Stati Uniti sono ferme un quarto delle agenzie federali e non lavorano migliaia di dipendenti pubblici.

“Abbiamo calcolato che sono almeno 50.000 i dipendenti pubblici ebrei colpiti,” ha dichiarato Gil Preuss, presidente della Jewish Federation of Greater Washington. “In termini di reazione della comunità, attualmente stiamo lavorando con le agenzie locali per i servizi sociali per tracciare i crescenti bisogni e risolverli sul nascere. Nel corso di questa settimana, ci aspettiamo di vedere un aumento di richieste per aiuti finché i dipendenti cercheranno aiuto economico e altri tipi di sostegno.”

Fran Kritz, membro del consiglio della Hebrew Free Loan Society, ha voluto rilasciare una testimonianza, in quanto nel 1995 ha dovuto subire in prima persona uno shutdown assieme al marito, un dipendente pubblico, e al figlio appena nato: “Vivevamo davvero alla giornata, pagavamo le tasse della scuola, le babysitter, nel timore che avremmo dovuto trasferirci o che mio marito avrebbe dovuto lasciare un lavoro che amava. Oggi siamo più vecchi e abbiamo stipendi migliori, e siamo sopravvissuti grazie a Dio. Ma non dimentichiamo mai com’era vivere in quel modo.”

Kritz ha dichiarato che durante la crisi daranno aiuto a chiunque lo chiederà: “Nella nostra comunità ci sono persone che si occupano di sicurezza alimentare per la Food and Drug administration, di innovazione per Medicare, come funzionari per gli Affari Esteri presso il Dipartimento di Stato; ebrei che si sono guardati intorno per vedere cosa potevano fare e che avrebbero potuto diventare investitori, o manager di fondi speculativi, e invece hanno dedicato le loro vite a rendere il nostro mondo un posto migliore. Questo aiuto glielo dobbiamo.”

(Foto Reuters)