Il Sunday Times licenzia editorialista accusato di antisemitismo

Mondo

di Nathan Greppi

Il quotidiano inglese Sunday Times ha recentemente licenziato un suo opinionista, Kevin Myers (nella foto), dopo che questi ha scritto sull’edizione irlandese del giornale un articolo dai toni fortemente antisemiti e misogini.

Secondo il New York Times, tutto è iniziato dopo che 42 giornaliste hanno firmato una lettera aperta che denunciava il sessismo della nota emittente BBC, che paga le donne meno dei loro colleghi uomini. Nel commentare l’accaduto, domenica 30 luglio Myers ha scritto: “Ho notato che due delle presentatrici più pagate della BBC, Claudia Winckelman e Vanessa Weltz, con il cui ottimo lavoro sfortunatamente non ho familiarità, sono ebree. Buon per loro. Gli ebrei non sono generalmente noti per cedere il loro talento al prezzo più basso possibile”. Ha poi continuato scrivendo che le donne sono meno pagate degli uomini perché questi ultimi “lavorano di più, si ammalano di meno e restano raramente incinti.”

Le reazioni non hanno tardato ad arrivare: Jonathan Arkush, presidente del Board of Deputies of British Jews, ha definito l’articolo “vergognoso”, mentre Lionel Barber, direttore del Financial Times, ha commentato i fatti su Twitter parlando di “antisemitismo e misoginia non diluiti in un paragrafo di giornale”. Sempre su Twitter si è espressa Aoife Carroll, avvocato irlandese e figlia di un ex-ministro: “Mi piacerebbe sapere attraverso quanti redattori è passato l’articolo prima di venire pubblicato. Sarei pronta a scommettere che nessuno di loro era una donna”.

Lo stesso giorno in cui l’articolo fu pubblicato Martin Ivens, direttore generale del Sunday Times, ha deciso di scusarsi pubblicamente attraverso il suo profilo Twitter: “Il commento sulla rubrica di Kevin Myers nell’edizione irlandese del Sunday Times di oggi è inaccettabile e non avrebbe dovuto venire pubblicata. È stata chiusa, e ci scusiamo sinceramente sia per il commento sia per l’errore di giudizio che ha portato alla sua pubblicazione.” Ha poi confermato che Myers è stato licenziato e che la sua rubrica è stata cancellata dal sito del giornale. Si è inoltre scusato personalmente con le due presentatrici insultate, Winckelman e Feltz.

Ugualmente rammaricato sembra il direttore dell’edizione irlandese, Frank Fitzgibbon, che ha rilasciato una dichiarazione separata: “In quanto direttore (dell’edizione irlandese) mi assumo tutta la responsabilità per questo errore di giudizio. Questo giornale aborre l’antisemitismo e non intendeva offendere il Popolo Ebraico”. Tuttavia, quest’ultima dichiarazione è stata oggetto di critiche in quanto cita il problema dell’antisemitismo ma non quello della misoginia.

Questa non è la prima volta che Kevin Myers si rende protagonista di uno scandalo per ciò che scrive: nel 2005, ad esempio, sulla rubrica da lui curata su The Irish Times, ha definito “bastardi” i figli di donne non sposate, mentre nel 2009 su The Irish Independent arrivò a negare la Shoah: “Non c’è stato nessun Olocausto, e il Terzo Reich non ha ucciso sei milioni di ebrei. Queste due mie dichiarazioni sono verità inconfutabili.”