Le dichiarazioni di Rouhani (Iran) contro Israele ‘infiammano’ la sua visita in Italia

Mondo
Il leader iraniano Rouhani durante l'intervista ai giornalisti del Corriere della Sera
Il presidente iraniano Hassan Rouhani durante l’intervista ai giornalisti Viviana Mazza e Paolo Valentino del Corriere della Sera (fonte: Corriere.it)

“Conoscendo l’Italia e le sue posizioni ufficiali sull’importanza dell’esistenza dello Stato d’Israele, mi è chiaro che le parole di Rouhani, che proseguono la politica di delegittimazione del diritto degli ebrei a uno stato operata dal regime iraniano, non potranno rimanere senza una reazione pubblica»: l’ambasciatore israeliano in Italia Naor Gilon commenta l’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal presidente iraniano Hassan Rouhani alla vigilia della sua visita in Italia. 

Nell’intervista «Rouhani si è rifiutato di ripudiare l’appello alla distruzione di Israele, ribadendo il suo odio per lo Stato ebraico e il Sionismo attraverso una distinzione artificiosa fra «regime sionista» ed ebrei»«, riferisce l’ambasciatore. «L’ex presidente Napolitano ha in più occasioni definito tale fenomeno come nuovo antisemitismo. E anche Papa Francesco, appena pochi giorni fa, ha sottolineato che «anche l’attacco deliberato contro lo Stato di Israele è antisemitismo» e che «Israele ha diritto di esistere in prosperità e sicurezza». «Conoscendo l’Italia e le sue posizioni ufficiali sull’importanza dell’esistenza dello Stato d’Israele – conclude Naor Gilon – mi è chiaro che le parole di Rouhani, che proseguono la politica di delegittimazione del diritto degli ebrei a uno stato operata dal regime iraniano, non potranno rimanere senza una reazione pubblica».

Una presa di posizione da parte del primo ministro Renzi in difesa di Israele è stata chiesta a gran voce anche da molti esponenti politici italiani, come Fabrizio Cicchitto (Ncd), Lucio Malan (Forza Italia), Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Anna Cinzia Bonfrisco, (Conservatori e Riformisti).

L’intervista al Corriere: “condanniamo non l’ebraismo ma il sionismo”
Nell’intervista, la giornalista gli aveva chiesto: “Morte a Israele è ancora un grido popolare nelle preghiere del venerdì. Non sarebbe ora di farla finita con simili slogan?”. «Rispettiamo tutte le religioni monoteiste, comprese quella ebraica e cristiana – aveva risposto Rouhani -. Nel nostro libro sacro si parla molto di Mosè, che è il profeta degli ebrei, e il Corano loda Mosè, che sia benedetto. Il popolo ebraico ha sempre vissuto e vive in Iran pacificamente. Gli ebrei hanno i propri rappresentanti nel Parlamento iraniano, possono praticare la loro religione liberalmente. Ma questo è diverso dalle politiche del sionismo, che è cosa diversa dall’ebraismo. Noi condanniamo le politiche perseguite dal regime sionista nella regione, inclusa l’uccisione dei palestinesi. E condanniamo le politiche americane quando appoggiano unilateralmente questo regime. Voglio dire che il popolo iraniano può odiare Israele e le politiche sioniste, ma allo stesso tempo può amare l’ebraismo, i suoi profeti e il Libro».