Khatami condanna il negazionismo di Ahmadinejad

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L’ex presidente iraniano Mohammad Khatami ha condannato lo svolgimento nel dicembre scorso a Teheran di una conferenza revisionista sull’Olocausto, in una rara intervista concessa a un giornale israeliano. “Condanno con fermezza lo svolgimento di questa conferenza. La Shoah contro il popolo ebraico è stato il più grave attacco contro l’umanità nella nostra epoca. Non vi è alcun dubbio sul fatto che esso sia avvenuto”, ha dichiarato il riformista Khatami all’inviato speciale del quotidiano Yediot Aharonot a margine del Forum economico mondiale di Davos, in Svizzera.

La conferenza sull’Olocausto che si è svolta a Teheran ha dato voce a revisionisti occidentali che negano la realtà del genocidio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. La conferenza è stata condannata nel mondo intero. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad aveva definito l’Olocausto “una leggenda”, mettendo in dubbio la sua ampiezza e aveva detto che è stato utilizzato per giustificare la creazione dello Stato di Israele, che la stessa dittatura islamica dichiara di voler distruggere.
“Suggerisco di dissociare la Shoah dalle discussioni israelo-palestinesi e israelo-arabe. È un fatto senza precedenti e non può essere paragonata a nient’altro”, ha detto ancora Khatami.

Dopo la conferenza revisionista tenuta a Teheran, intanto, in Iran si programma di aprire un sito Internet per negare l’Olocausto. L’iniziativa è stata annunciata nella prima conferenza dell’Associazione degli scrittori islamici di blog, tenuta a Teheran.
Il sito sarà in sei lingue: persiano, arabo, inglese,
tedesco, francese ed ebraico. È questa la terza iniziativa iraniana sull’Olocausto, dopo una mostra di caricature tenuta l’estate scorsa e il seminario revisionista di dicembre, che hanno suscitato forti proteste da parte dei Paesi occidentali, oltre che di Israele. La conferenza, che ha visto la partecipazione di alcuni dei più noti negazionisti dello sterminio degli ebrei, tra i quali il francese Robert Faurisson, era stata fortemente voluta dal presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, che al termine dei lavori ha ricevuto i partecipanti al palazzo presidenziale. Lo stesso Ahmadinejad ha definito in passato “un mito” l’Olocausto e aveva auspicato la cancellazione di Israele dalle carte geografiche.