Kantor al vertice del Congresso ebraico europeo

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Moshe Kantor, 53 anni, imprenditore, esponente del Congresso ebraico russo, è stato eletto il 26 giugno a Bruxelles presidente del Congresso ebraico europeo, alla presenza del presidente del Congresso mondiale, lo statunitense Ronald Lauder.
Kantor ha battuto il presidente uscente Pierre Besnainou con 55 voti contro 30.
È stata eletta anche l’italiana Claudia De Benedetti che entra a far parte del Board, risultando
quinta su quindici candidati e dieci posti disponibili.
Era presente anche Alessandro Ruben, consigliere dell’UCEI.

I temi discussi dall’assemblea generale riunitasi per l’occasione hanno riguardato anche l’impegno europeo nella lotta contro l’antisemitismo, la sicurezza, l’educazione, l’appoggio alle comunità ebraiche per sostenerne l’identità e la cultura.

“Questo è un periodo critico per l’ebraismo europeo”, ha dichiarato Kantor, “e io sono onorato di essere stato eletto a questa carica di immensa responsabilità. Io credo molto nelle potenzialità degli ebrei d’Europa e cercherò di lavorare con un team di grande qualità per rendere il Congresso ebraico europeo una forza capace di proteggere e incrementare la vita ebraica in Europa e allo stesso tempo dare un forte supporto a Israele”.

Il mandato presidenziale ha la durata di due anni; il Congresso ha sede a Parigi ma le elezioni sono avvenute a Bruxelles dove si riunisce l’assemblea generale. Erano presenti 87 delegati, in rappresentanza di 40 comunità ebraiche europee.
La maggior parte dei delegati provenienti dall’Est Europa ha votato per Kantor, con i delegati di Inghilterra, Germania, Italia e Olanda, mentre i rappresentanti di Francia, Spagna, Portogallo e Belgio hanno sostenuto Besnainou.

Moshe Kantor, che è nato a Mosca, ha la doppia cittadinanza israeliana e russa; è presidente del Fondo ebraico europeo e del Congresso ebraico russo. L’azienda che ha fondato nel campo agrochimico è una delle 40 imprese più importanti di tutta la Russia; Kantor vanta contatti importanti al Cremlino ai quali, sostiene, cercherà di presentare, in ogni possibile occasione, le ragioni dell’ebraismo e della sicurezza di Israele, anche riguardo alle preoccupazioni per il nucleare iraniano.

Kantor prevede di aprire un ufficio a Bruxelles e nominare un vicepresidente con l’incarico di mantenere costanti relazioni con le istituzioni politiche europee.
Si è impegnato a combattere l’antisemitismo, a sviluppare il dialogo interreligioso, a dare nuovo impulso alla cultura ebraica in particolare nei paese dell’Europa centro-orientale, a incrementare le occasioni di dialogo tra i paesi europei e lo Stato di Israele.