Il turismo israeliano in Germania cresce del 14%

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di Marina Gersony

La Porta di Brandeburgo a Berlino
La Porta di Brandeburgo a Berlino

Tra i Paesi non europei Israele è al sesto posto in fatto di turismo in Germania nel 2014. Il dato, rilevato dal National Tourist Board tedesco, conferma che quasi 870.000 turisti israeliani hanno soggiornato almeno una notte in Germania nel 2014, con un aumento del 14 per cento dal 2013 (statistiche citate dal Yedioth Ahronoth). Il 46 %  degli israeliani che hanno soggiornato in Germania hanno scelto come meta Berlino. E se i turisti in generale si sono fermati nella città tedesca almeno per una notte, gli israeliani vantano una media di almeno tre notti.

Come sottolinea un articolo sul sito Algemeiner.com, gli Stati Uniti sono la principale fonte per il turismo in Germania tra i Paesi non-europei, seguiti a ruota dalla Cina.

Le nuove statistiche riportano inoltre alcuni dati sugli israeliani che hanno scelto di trasferirsi in Germania a causa dei costi di vita sempre più elevati in Israele. Le stime ufficiali di israeliani che vivono a Berlino vanno da 5.000 a più di 15.000, secondo un rapporto del New York Times a partire dall’ottobre 2014.

La decisione da parte di alcuni israeliani a trasferirsi in Germania ha ricevuto tuttavia alcune critiche da parte della società israeliana. «Persone che si trasferiscono là dove Hitler progettò la Soluzione Finale e lo fanno a cuor leggero?», si è chiesto Aluf Benn, direttore di Haaretz. «L’Olocausto è il più importante pilastro della formazione e dell’educazione in Israele. Andare a Berlino equivale a  chiedersi: “Ma hai imparato qualcosa?”.  È il definitivo fallimento del sionismo».