Graffiti negazionisti su una sinagoga di Seattle

Mondo

di Nathan Greppi

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Nella mattina di venerdì 10 Marzo a Capitol Hill, quartiere di Seattle, un ufficiale della polizia locale ha scoperto la scritta “Holocaust is fake history!” fatta con lo spray sul muro della Sinagoga De Hirsch Sinai.

Secondo Ynetnews, le “S” nella frase sono in realtà i simboli del dollaro. Rav Daniel Weiner, rabbino capo della sinagoga, ha affermato che il graffito è “veramente un tossico miscuglio tra negazione dell’Olocausto, l’accusa stereotipata per cui gli ebrei sono ossessionati dal denaro, e l’idea dell’amministrazione (Trump) secondo la quale tutti i fatti sono fungibili. Fatti falsi, storia falsa.”

Rav Weiner ha aggiunto che nella giornata di venerdì il graffito è stato coperto con un lenzuolo con scritto “Love Wins”, ma ha anche detto che, sebbene fosse un gesto toccante, è importante che le persone vedano ciò che è stato fatto.

Il Governatore dello Stato di Washington, Jay Inslee, si è dichiarato tanto dalla parte della comunità ebraica quanto da quella di tutti i washingtoniani.

Quello di Seattle è solo l’ultimo di una lunga lista di minacce e crimini di matrice antisemita che, da quando il Presidente Trump è stato eletto, non fanno che aumentare ai danni delle comunità ebraiche americane, nonostante questi abbia sempre cercato di dissociarsi da movimenti razzisti. Per dimostrare la propria buona volontà, proprio il vice di Trump Mike Pence si è unito ai volontari che, nel mese di febbraio, hanno ripulito un cimitero ebraico di Saint Louis che era stato oggetto di vandalismo.