Il primo ministro francese Edouard Philippe presenta il piano 2018-2020 contro il razzismo e l'antisemitismo

Francia: presentato il piano contro il razzismo e l’antisemitismo. Web, educazione e sostegno alle vittime le priorità

Mondo

di Ilaria Myr
Il primo ministro francese Edouard Philippe ha presentato lunedì 19 marzo a Parigi le linee guida del piano nazionale contro il razzismo e l’antisemitismo 2018-2020, annunciato due mesi fa, e che è secondo solo a un altro programma messo in pratica dopo gli attentati terroristici del gennaio 2015, in seguito ai quali si erano moltiplicati gli atti antisemiti e contro musulmani.  Lo riporta il sito di Le Monde.

Guerra al razzismo e antisemitismo sul web

Il primo fronte su cui il piano si concretizzerà è Internet: la legge, infatti, ha annunciato il primo ministro, “verrà modificata per rafforzare gli obblighi di detenzione, di segnalazione, di soppressione e di prevenzione di contenuti illeciti” sul web.

«Non mi si farà mai credere che i social media sono degli spazi senza confine. Per me tutto ciò che è pubblicato e diffuso in Francia è pubblicato e diffuso in Francia, e deve dunque rispondere alla legge della Repubblica. Quello che mi innervosisce è che ai giorni nostri sembri più facile ritirare un video pirata di una partita di calcio che dei propositi antisemiti».

Si occuperà di queste modifiche legislative una Commissione affidata all’insegnante franco-algerino Karim Amellal, alla deputata Laetitia Avia, e al vicepresidente del Conseil représentatif des institutions juives de France (Crif) Gil Taïeb.

Fra le soluzioni prese in considerazione : delle multe pesanti, come in Germania, ai social media che non ritirano dichiarazioni di odio nel giro di 24 ore, la «chiusura degli account che hanno diffuso in maniera massiccia e ripetuta messaggi” e la ricerca tramite pseudonimi di cyber-ricercatori negli spazi di discussione online.

Educare contro i pregiudizi
Il piano propone un lavoro di prevenzione e formazione nel quadro dell’educazione nazionale. Inoltre include la creazione di una “equipe nazionale di reazione” per assistere gli insegnanti e gli operatori del settore confrontati a situazioni conflittuali. Inoltre prevede di rafforzare la formazione del personale educativo e la gestione dei fatti e propositi a carattere razzista e antisemita, nonché di rinvigorire le reti dei referenti per razzismo e antisemitismo nelle scuole superiori. Infine, la creazione di due borse di tesi per finanziare lavori su razzismo e antisemitismo.

Proteggere i cittadini e accompagnare le vittime

La volontà del governo è di migliorare l’accoglienza e la presa in carico delle lamentele delle vittime con azioni di formazione e con una migliore identificazione del fenomeno. Sarà valutata la possibilità di permettere a una persona che denuncia un atto di qualificare lui stesso la matrice razzista o antisemita, come succede nel Regno Unito. Fra le altre misure proposte: creare da settembre 2018 una rete di investigatori e magistrati formati specificamente per la lotta contro l’odio, rendere possibile una pre-denuncia online, estendere la pratica degli stage di cittadinanza, designare dei referenti per razzismo, antisemitismo e discriminazioni.

Investire in nuovi campi di mobilitazione

Un ultimo fronte è quello del rafforzamento delle reti territoriali e di miglioramento del dialogo con la società civile. I politici locali, gli ambienti sportivi, la cultura e la comunicazione saranno così oggetto di azioni particolari. Fra le proposte: la creazione di almeno 50 piani territoriali di lotta contro questi atti, la creazione di un portale di informazione e di aiuto alle vittime dell’odio o della discriminazione razzista e antisemita.

Il governo ha anche precisato che questo piano triennale sarà oggetto di una valutazione indipendente incrociata della Commissione per i diritti dell’uomo e delle missioni di ispezione dello Stato, mentre dopo 6 mesi dal suo avvio verrà fatta un’analisi dello stato dell’arte.

La settimana d’educazione contro il razzismo e l’antisemitismo

Intanto è in corso, dal 19 al 25 marzo, in Francia la settimana d’educazione contro il razzismo e l’antisemitismo, con l’obiettivo di rafforzare le iniziative educative nel campo della prevenzione di questi atti, purtroppo in crescita esponenziale. In particolare l’antisemitismo, come abbiamo raccontato su Mosaico, è diventato ormai una realtà quotidiana per gli ebrei francesi, che non si sentono più sicuri di vivere liberamente la propria identità.

A disposizione degli insegnanti e degli operatori pedagogici vengono messi strumenti e programmi di comunicazione per stimolare da parte loro l’elaborazione di attività e momenti di riflessione con i ragazzi, che possono essere di vario tipo: dibattiti, proiezioni di film, pièce teatrali, mostre, atelier artistici, forum, redazione di testi, produzione di contenuti da pubblicare online, incontri sportivi.

In occasione di questa settimana contro il razzismo e l’antisemitismo il Crif (Conseil représentatif des institutions juives françaises) ha realizzato una campagna di sensibilizzazione contro i pregiudizi sugli ebrei. Al centro di ogni video, pubblicati online sul sito dell’organizzazione, un pregiudizio smontato con dati reali. Ad esempio, nel caso del primo, “gli ebrei sono tutti ricchi”, vengono riportati dati e articoli di giornale sulla situazione di povertà di molti ebrei del Paese. Il messaggio finale? “Con il Crif, cambiate il vostro sguardo sui pregiudizi”.

(Fonte foto: Public Senat)