Francia: liberato terrorista responsabile di attentato a sinagoga parigina

Mondo

di Roberto Zadik

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L’attentato alla sinagoga parigina di Rue Copernic il 3 ottobre 1980

Il 3 ottobre 1980 quattro persone e una quarantina di feriti sono stati colpiti dall’attentato alla sinagoga parigina di Rue Copernic causato dall’esplosione di una bomba situata dall’edipico poco dopo l’inizio dello Shabbat. Fra i sospettati di aver preso parte alla strage un certo Hassan Diab che successivamente emigrò in Canada dove si è rifatto una vita dopo l’accaduto.

Sono passati più di trent’anni e nel 2014 il governo francese ha chiesto e ottenuto l’estradizione di Diab  dal Canada che è stato processato e messo in carcere. Fin qui sembrava che tutto funzionasse nella dovuta maniera ma ora il presunto terrorista, di nazionalità canadese e di origine libanese è stato liberato. A dare la notizia, della sua liberazione è stato il sito del Crif Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche francesi, ripresa poi da tutti gli altri media. La liberazione di Diab sta scatenando una serie di polemiche. A questo proposito, Roger Cukierman, presidente del Crif, ha espresso la propria indignazione affermando che “questa liberazione è scandalosa e irresponsabile e rappresenta un insulto alle vittime della strage e un insulto ai loro famigliari. Mentre nel 2014 l’arresto è stato un simbolo di determinazione e di fermezza nella lotta al terrorismo ed essa rappresenta un insulto alle vittime dei loro famigliari. La messa in libertà di questo terrorista sarà interpretata come un ennesimo segno di lassismo francese riguardo al terrorismo che ha duramente travolto la Francia.”

Estradato dal Canada nel novembre del 2014 è stato poi imprigionato, ma sabato scorso il tribunale ha deciso di rimetterlo in libertà con la sola sorveglianza di un braccialetto elettronico. Secondo quanto è emerso da vari siti francesi, sarebbe stata la testimonianza della sua ex moglie che ha affermato che, poco prima dell’attento, il 28 settembre 1980 egli era in Libano e l’avrebbe accompagnata all’aeroporto di Beirut. Secondo la donna sarebbe improbabile che pochi giorni dopo si trovasse in Francia, nonostante l’accusa sostenga il contrario.

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Hassan Diab, sospetto terrorista nell’attentato alla sinagoga di Rue Copernic, incarcerato nel 2014 e rilasciato nei giorni scorsi

Diab sarebbe dunque innocente? Con questo dubbio egli è stato scarcerato e lo scorso 9 maggio i giudici hanno deciso di interrompere la sua detenzione sottolineando l’assenza di chiarezza su dove egli si trovasse a quei tempi. Messo sotto sorveglianza dall’autorità giudiziaria francese, comunque, Diab che ha scontato  6 mesi di reclusione è uscito dal carcere sabato scorso il 14 maggio. L’uomo ora ha 62 anni ed è docente universitario di sociologia e in tutto questo tempo ha costantemente  negato la propria colpevolezza e qualunque responsabilità nell’attentato o collegamento con organizzazioni come L’OLP di cui si pensava fosse membro.

Non si sa  quali possano essere gli sviluppi della vicenda. Tanti i misteri e le contraddizioni giudiziarie su questo caso e i media francesi fanno sapere che sul passaporto di Diab c’era scritto che egli prima dell’attentato si trovasse già in Europa e questo era stata una delle prove addotte dall’accusa. Il giudice però nella sua decisione finale ha respinto questa accusa, sottolineando come hanno specificato gli articoli apparsi su Rtl France e lorientdefrance,  che dovranno essere effettuate successive valutazioni per capire il reale andamento dei fatti.

A trent’anni di distanza un caso si riapre e sono più gli interrogativi che le certezze. Chi sia effettivamente stato a mettere quella bomba comprata pochi giorni prima sotto falso nome e contenente un potente ordigno esplosivo su un motorino parcheggiato davanti ala sinagoga. Soddisfatto della decisione l’avvocato difensore di Hassan Diab che ha accolto il provvedimento affermando “non c’è nessun rischio di fuga, il mio assistito si presenterà regolarmente davanti alla corte d’appello”.