Francia: la vittoria del Front National fa paura alla comunità ebraica (e non solo)

Mondo

di Ilaria Myr

Marine Le Pen, leader del Front National, festeggia la vittoria al primo turno delle elezioni regionali del 7 dicembre
Marine Le Pen, leader del Front National, festeggia la vittoria al primo turno delle elezioni regionali del 7 dicembre

Il Il trionfo del partito di estrema destra Front National al primo turno delle elezioni regionali in Francia, con sei seggi e il 27,96% dei voti, ha scatenato non poca preoccupazione e molte prese di posizione da parte di personalità del mondo ebraico, nonché di personaggio del mondo dello spettacolo e della cultura.

Non è infatti un mistero che nel passato il fondatore del partito, Jean-Marie Le Pen, si fosse espresso più volte con frasi negazioniste e antisemite. E nonostante gli sforzi della figlia Marine Le Pen, dal 2011 segretario del partito, di prenderne le distanze prima di tutto espellendo il padre, i timori di una politica di estrema destra restano forti nel mondo ebraico. Aggiungiamo che lo stesso Jean-Marie Le Pen, a seguito del risulytato della nipote Marion Le Pen nella regione della Provenza, ha postato su Twitter un post dai toni fortemente antisemiti del sindaco di Nizza Christian Estrosi che balla con un gruppo di ebrei ortodossi. “Buon viso a cattivo gioco” è il commento del cinguettio che, dopo aver suscitato dure polemiche, è stato immediatamente cancellato dal social network.

Le reazioni del mondo ebraico
 Il grande rabbino di Francia Haim Korsia ha dichiarato lunedì 7 dicembre che “bisogna rifiutare in blocco quelli e quelle che montano gli uni contro gli altri, che chiamano all’isolamento e all’esclusione”. “Chiedo uno sforzo civico il 13 dicembre (data del secondo turno delle elezioni, ndr) – ha continuato una più grande mobilitazione rispetto al primo turno” (che aveva visto un’astensione del 50%).“Coesione nazionale. Bisogna fare vivere la democrazia e vegliare sulla coesione nazionale, in questi tempi particolarmente difficili della nostra Nazione”.

Lo stesso CRIF, Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia, ha invitato con un comunicato “a votare massicciamente domenica 13 dicembre per bloccare il Front National, partito xenofobo e populista. Non lasciamo che la Repubblica torni indietro!”. E in un’intervista al giornale Sud Ouest, il presidente del Crif Roger Cukierman aveva detto: “Il Crif ha appena pubblicato un comunicato in cui rifiutiamo gli estremismi, di sinistra e di destra, e in particolare del Front Nationale. È indegno che degli ebrei votino FN. Abbiamo un dovere di memoria, e il dovere di ricordarci che ci sono molti sostenitori del Regime di Vichy, del generale Petain nel FN e che quelli che vi si riconoscono sono ancora nel partito”.

Immediata la reazione di Marine Le Pen, presidente del Front National dopo l’espulsione da lei voluta del padre, Jean-Marie Le Pen, fondatore del partito. La Le Pen ha infatti dichiarato che il Crif, così come altre organizzazioni che avevano lanciato l’allarme: ““Queste strutture sono sempre dalla parte del potere in carica. A ogni elezione se ne escono con queste cose per aiutare il potere a conservare il posto mentre la disoccupazione esplode, la povertà esplode, mentre il nostro paese è in una situazione drammatica per quanto riguarda il debito pubblico e la creazione di ricchezza, mentre la concorrenza internazionale sleale fa dei danni spaventosi”.
Accuse queste, secondo Cukierman del CRIF, “perfide, caricaturali e inesatte”.

dany-boone
L’attore comico Dany Boone

Il comico contro il FN
Oltre al Crif e alle istituzioni ebraiche, ha preso posizione contro il Front National il celebre attore francese Dany Boon, protagonista del celebre film “Benvenuti al nord” (da cui è stata tratta la versione italiana “benvenuti al Sud). Boon, sposato con l’ebrea Yael Harris e convertitosi all’ebraismo, ha espresso preoccupazione nel vedere la propria regione, quella di Lille, rischiare di passare all’estrema destra al secondo turno delle elezioni.

“Non posso credere che la mia regione, quella in cui sono nato, sono cresciuto, dove ho tutto imparato, che tanto amo e che valorizzo nei miei spettacoli e nei miei film da 25 anni celebrando la sua tolleranza, la sua apertura di spirito, il suo senso dell’umorismo, la sua generosità e umanità, sia domani guidata da un partito di estrema destra” ha scritto l’attore sulla sua pagina Facebook.

“capisco la delusione, la paura , l’incertezza del futuro, ma vi assicuro che votare per l’estrema destra non risolverà nessuno die problemi attuali, vi assicuro”.

Dalla pubblicazione lunedì 7 dicembre su Facebook, il messaggio ha registrato più di 450.000 like, ma ha anche suscitato una pioggia di commenti acerbi che accusano l’attore, reputato uno dei più pagati di Europa, di essere disconnesso dalla realtà o addirittura di esilio fiscale negli Usa.