Attaccati solo perchè portavano la kippà: nuova violenza antisemita a Parigi

Mondo

di Roberto Zadik

 

kippaDa ormai parecchi anni, la Francia e specialmente Parigi, ma anche Nizza e Tolosa stanno soffrendo numerosi episodi antisemiti. E ormai andare in giro con la Kippà in testa, azione normale per la tradizione ebraica, è considerato un pericolo e molti ebrei francesi spesso si nascondono indossando il cappello.

Ebbene martedì 21 febbraio verso le 21  è successo ancora una volta ed era da tempi lontani che non accadeva una cosa del genere. Secondo vari media francesi e internazionali,  due fratelli di 17 e 29 anni stavano tornando a casa quando sono stati minacciati per strada alla periferia di Parigi a Bondy nel circondariato di Saint Deny. “Sporco ebreo, ti ammazzo” sarebbe stata la frase dei misteriosi aggressori dopo averli visti col capo coperto. Stando alle prime indagini, riportate dal sito Ynet e da altre testate online come Le Parisien che ricostruisce minuziosamente il fatto, i due sarebbero stati fermati mentre stavano guidando verso casa da una vettura che li avrebbe bloccati al semaforo rosso.

Ma gli aggressori non si sono limitati alle parole. Terrorizzato uno dei ragazzi ha raccontato la dinamica del fatto alla polizia dicendo di aver abbassato il finestrino per chiedere a questi sconosciuti cosa volessero dopo che la loro macchina aveva sterzato improvvisamente per sbarrarli la strada. Temendo un incidente, i due ragazzi si sono fermati davanti a un locale e dopo essere scesi dalla vettura per chiarimenti, sono stati colpiti dagli aggressori ma fortunatamente poi sono riusciti a scappare, mentre gli aggressori sono spariti senza che nessuno li fermasse. Feriti gravemente, uno dei fratelli è stato ferito a un dito e dovrà stare in ospedale per dieci giorni, mentre l’altro ha riportato lesioni a una spalla e al cranio e ne avrà per una settimana.

Subito dopo il fatto non sono mancate le reazioni. Il ministro dell’Interno francese, Bruno Le Roux, si è definito “indignato” rivolgendo il proprio sostegno alle vittime e assicurando che le autorità “faranno il possibile per rintracciare e interpellare gli autori di questi atti inqualificabili”. Sebbene le forze dell’ordine abbiano aperto un’inchiesta, secondo Le Parisien, le indagini si preannunciano molto difficili, data l’assenza di videocamere e di testimoni estranei al fatto.

Sostegno anche dal Comitato nazionale per la Vigilanza contro l’antisemitismo che ha denunciato l’attacco, offrendo assistenza legale alle vittime e stando alle loro indagini, i possibili aggressori potrebbero essere “un padre e un figlio di origine nordafricana” come ha detto un loro rappresentante. Nonostante questo il proprietario del bar nega di “aver visto qualcuno con una identità religiosa precisa” pur avendo fatto di tutto, secondo il suo racconto, per “evitare che qualcosa di più grave potesse accadere e cercando di separarli. Nonostante questo non ho sentito minacce razziste”.

La Francia, attualmente, assieme ad America e Israele è il Paese che ospita più ebrei, ma sempre più persone stanno facendo Aliyah e il clima in vista delle prossime presidenziali è incandescente, con Marine LePen sempre più forte, anche per gli attacchi antisemiti che negli ultimi due anni – dal massacro al negozio Hyper Cacher in cui due anni fa morirono quattro persone – sono cresciuti in maniera esponenziale.