La sinagoga di Berlino, capitale della Germania

Allarme antisemitismo: in Germania violenze a +2,5% in un anno

Mondo

di Roberto Zadik
Sono anni cupi per l’Europa con una rinascita globale di sentimenti di razzismo e antisemitismo e la Germania, nonostante gli sforzi istituzionali di riconciliazione col mondo ebraico e il trionfalismo di chi parlava di una “rinascita” dell’ebraismo tedesco, non fa certo eccezione ed è teatro di violenze e crimini antiebraici  e questo a 73 anni dalla fine dagli inenarrabili orrori del nazismo. Ne aveva già trattato, qualche anno fa, il giornalista e saggista Tuvia Tenenbom nel suo “Ho dormito nella camera di Hitler” indagine accurata e molto efficace uscita qualche anno fa, sull’antisemitismo odierno nel Paese ma poi l’oblio ha prevalso, data la scarsità di informazioni sulla situazione ebraica nel Paese.  Ma cosa sta accadendo oggi?

Secondo un articolo, uscito in settimana su Ynet, l’antisemitismo è aumentato del 2,5% e la colpa sembra essere, secondo il Ministro degli Interni, Horst Seehofer, dei partiti di estrema destra che commetterebbero la maggioranza delle aggressioni antiebraiche. Preoccupanti i dati forniti da Seehofer che ha sottolineato un netto aumento delle aggressioni, da 1.468 nel 2016 fino a 1.504 episodi nel 2017, sebbene abbia evidenziato una diminuzione delle violenze contro i centri di accoglienza per rifugiati. “Anche se non in maniera evidente in pochi mesi gli attacchi stanno crescendo sull’onda di chi come, come la coalizione anti immigrazione Alternativa per la Germania attacca gli immigrati e gli oltre 1 milione e mezzo di rifugiati provenienti dalla Siria, dall’Iraq e da altri luoghi” ha detto Seehofer.

Nel suo discorso il politico ha citato le recenti aggressioni, come il bullismo subito dai bambini ebrei a scuola piuttosto che l’arabo israeliano aggredito a Berlino solo perché aveva in testa una Kippah indicando con preoccupazione il successo di brani rap dai testi fortemente antisemiti. Il politico tedesco ha espresso preoccupazione per questi fenomeni che riguardano i circa 120mila ebrei, molti dei quali solitamente sono israeliani espatriati , fra questi personaggi famosi come la scrittrice Lizzy Doron o il pianista jazz Omer Klein o persone provenienti dall’ex Unione Sovietica.

(Nella foto la sinagoga centrale di Berlino)