Anche la Grecia celebra ora la Giornata

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Anche la Grecia celebra ora la Giornata della Memoria.

La storia della deportazione degli ebrei di Grecia è stata spesso un momento un po’ trascurato, anche se la comunità ebraica, che conta ora circa 5000 persone, si è per anni battuta per ottenere di ricordare ufficialmente i suoi martiri.

Questo riconoscimento lo si deve anche a Nikos Bistis, già viceministro degli interni durante il governo socialista (2002), che è riuscito a far approvare al parlamento greco la legge che ha reso il 27 gennaio la giornata ufficiale per onorare gli ebrei greci sterminati nella seconda guerra.

Il primo Giorno del Ricordo dei martiri e degli eroi dell’Olocausto ebrei greci è stata celebrata ad Atene con una austera cerimonia a cui ha partecipato il presidente Carolos Papoulias. Ma la presenza più autorevole è stata quella di Simone Veil, che ha tenuto un solenne e toccante discorso in cui ha ricordato fra l’altro la resistenza greca e il meritorio comportamento della Chiesa Ortodossa per la sua coraggiosa opera di resistenza.

La stessa giornata è stata solennizzata anche dalla piccola comunità di Salonicco che fu un tempo centro di fiorente cultura ebraica, tanto da essere nota come ‘la perla di Israele’. Nel cuore della città, dove vivono oggi circa 1100 ebrei, decine di migliaia di ebrei vennero allora riuniti per essere deportati dai nazisti: quasi il 90% degli 80 000 ebrei di Grecia perirono nei campi, per lo più in Polonia. Alla cerimonia ha partecipato il ministro degli Interni francese Nicolas Sarkozy, il cui nonno era un ebreo greco. “Dobbiamo onorare la memoria di tutti coloro che furono esiliati e di quelli la cui vita fu distrutta, ha detto nel suo discorso. Lo dobbiamo a loro così come io lo devo alla famiglia di mio nonno.”