La locandina della Mostra sulle leggi razziali giudicata "troppo forte" dal Comune

Trieste, annullata la mostra sulle leggi razziali per la locandina “troppo forte”

Italia

di Nathan Greppi
Una mostra sulle leggi razziali, che avrebbe dovuto tenersi a Trieste per gli 80 anni dalla loro promulgazione, è stata annullata a causa della locandina, definita «troppo forte» dal Comune. Secondo il Corriere, la locandina raffigurava una fotografia in bianco e nero che mostra tre ragazze sorridenti e aventi tra le mani libri e cartelle. In basso, la prima pagina del 3 settembre 1938 del quotidiano Il Piccolo di Trieste, riporta il titolo “Completa eliminazione dalla scuola fascista degli insegnanti e degli alunni ebrei”, che annuncia l’applicazione delle leggi razziali. Fu proprio a Trieste che Mussolini, il 18 settembre 1938, annunciò per la prima volta l’emanazione delle leggi razziali davanti al Municipio di Piazza Unità d’Italia. L’evento era stato organizzato dal liceo Petrarca.

Come racconta Il Piccolo, il primo giornale ad aver dato la notizia, il giorno fissato per l’inaugurazione — mercoledì — chi si è presentato per il taglio del nastro ha trovato luci spente e porte chiuse nella sala comunale che doveva ospitare l’iniziativa. Per concedere gli spazi e co-organizzare l’evento, l’amministrazione ha chiesto la modifica del manifesto. «Una richiesta arrivata tardi e senza ulteriori dettagli, tanto da spingere il liceo a rinunciare alla mostra in attesa di trovare una sede alternativa», si legge. Il 31 agosto la referente del progetto è, infatti, stata convocata dall’assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi.

“Ci è stato chiesto di modificare il manifesto dell’iniziativa”, ha spiegato Cesira Militello, dirigente scolastica del liceo che ha realizzato la mostra, la quale ha chiesto dettagli, ma non avendo ricevuto alcuna risposta, ha deciso di annullare l’iniziativa. “Chi conosce il mio vissuto sa che sono una persona liberale”, ha replicato l’assessore Rossi. “Di fronte alla locandina della mostra, in accordo con il sindaco, ho scelto di muovermi con prudenza e memore di tutta una serie di precedenti, da una contestata mostra dedicata alla Palestina al recente manifesto della Barcolana (disegnato dall’artista Marina Abramovich per la cinquantesima edizione della regata velica e criticato per ragioni politiche). Co-organizzare significa condividere le cose e non imporle”.

Questa non è l’unica iniziativa che è stata organizzata a Trieste per gli 80 anni delle leggi razziali: venerdì 13 settembre, ad esempio, la comunità ebraica locale ha organizzato con i giornalisti triestini due manifestazioni a cui hanno preso parte anche le sorelle Bucci, superstiti di Auschwitz.