Israele ringrazia Renzi per aver parlato contro la mozione dell’UNESCO

Italia

di Nathan Greppi

netanyahu-renziIl primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha recentemente ringraziato Matteo Renzi per aver giustamente criticato la mozione approvata dall’UNESCO martedì 18 ottobre, secondo la quale il Muro del Pianto e il Monte del Tempio non avrebbero alcun legame storico con il popolo ebraico.

Come riporta Ynetnews, venerdì 21 ottobre Renzi ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale l’Italia, che alla votazione si era astenuta, da adesso in poi si opporrà alla mozione, da lui definita “allucinante”.

“La posizione del nostro paese nella vicenda del voto su Israele è stata una posizione che definisco “tradizionale”, nel senso che tutti gli anni va in automatico un voto di questo genere. Penso che si debba ridiscutere e riflettere, questa non è certo responsabilità di un ambasciatore o di un’ambasciatrice ma di linea politica che dobbiamo dare.” Ha dichiarato Renzi mentre si trovava a Bruxelles. “Sostenere quello che sostiene quel lato è praticamente impossibile dal punto di vista del merito, e non può esistere un giudizio come quello che è stato dato.”

Netanyahu e Renzi a Roma
Nello stesso giorno Renzi ha rilasciato, sempre riguardo alla mozione dell’UNESCO, un’intervista all’emittente radiofonica RTL 102.5: “Francamente questa vicenda che io ho seguito poco mi sembra allucinante, tant’è vero che ho chiesto al Ministro degli Esteri di vederci al rientro in Italia per parlare di qual è la nostra posizione come Italia. [..] Trovo la decisione UNESCO sinceramente incomprensibile e sbagliata. [..] Se c’è bisogno di rompere l’unità europea su queste cose si rompe, perché sostenere che Gerusalemme e l’ebraismo non hanno una relazione significa sostenere che il Sole fa buio.”

Inoltre, sabato 22 ottobre Renzi ha discusso anche con Netanyahu, il quale gli ha detto che “anche il teatro dell’assurdo ha i suoi limiti.” Renzi ha spiegato a Netanyahu che si impegnerà per convincere altri paesi dell’UE a ritrattare le loro posizioni per opporsi alla mozione che, oltre che dai paesi islamici, purtroppo è stata approvata anche da altri paesi per interesse, quali la Russia e la Cina.

Fortunatamente Israele e i suoi sostenitori non sono rimasti fermi di fronte a questo scandalo. Infatti, martedì 25 ottobre, il Direttore Generale dell’UNESCO Irina Bokova ha incontrato l’ambasciatrice israeliana all’UNESCO Carmel Shama Hacohen e i rappresentanti delle ONG filoisraeliane StandWithUs e International Legal Forum, che hanno presentato una petizione firmata da oltre 76.000 persone che chiede di cancellare il risultato della votazione. Inoltre, il presidente di StandWithUs Roz Rothstein ha scritto una lettera alla Bokova nella quale afferma che la risoluzione è anche in contrasto con lo scopo dell’UNESCO, che dovrebbe essere quello di avvicinare le varie culture e proteggerne l’integrità.