Il 19 settembre manifestazione contro il boicottaggio di Israele

Italia

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In occasione del concerto di Idan Raichel il 19 settembre al Teatro Elfo a Milano, l’Associazione Amici di Israele (ADI) e Over the Rainbow Italy  organizza una grande manifestazione “Stop the boycott of Israel” per una cultura e una scienza senza confini, contro la censura e il boicottaggio ad Israele. L’appuntamento è alle 20.30 davanti al Teatro Elfo.

Lo stesso giorno, davanti al Teatro Elfo nel pomeriggio si svolgerà un’altra manifestazione, organizzata questa volta dal movimento BDS e dai No Expo proprio contro Israele ed Expo, che chiama al boicottaggio del concerto di Idan Raichel. In particolare, il movimento BDS aveva provato a fare annullare il concerto di Raichel contattando gli organizzatori del MiTo, senza successo.

Presentato come portatore di pace, in realtà, secondo i boicottatori, Raichel sarebbe colpevole di avere “giustificato l’operazione Piombo Fuso del 2008-2009 e sostenuto l’organizzazione americana “Thank Israeli Soldiers”, di essersi “esibito in un concerto riservato a soldati dell’esercito israeliano, pochi giorni prima dell’attacco a Gaza che ha ucciso più di 2200  palestinesi, tra cui 500 bambini! E durante i bombardamenti, l’11 luglio faceva visita ai soldati israeliani feriti all’ospedale di Beersheva”.

Soprattutto, Raichel sarebbe uno dei vari ambasciatori culturali della campagna “Brand Israel” lanciata da Israele che “consiste nell’invio di propri artisti (musicisti, scrittori, compagnie teatrali e di danza) come “ambasciatori culturali” nel resto del mondo, per legittimare la propria esistenza e la propria politica. Fa parte di questa strategia anche l’invio all’estero di voci parzialmente critiche o “pacifiste”, ad esempio la cantante Noa o il trio di scrittori Oz – Grossmann – Yehoshua. Queste voci sono funzionali a fornire un’immagine di Israele come paese “democratico”, che “vuole la pace”. Ma guarda caso nessuno di costoro nè tantomeno il governo israeliano mettono mai in discussione elementi fondamentali senza i quali parlare di pace è pura e semplice ipocrisia: la fine dell’embargo nella Striscia di Gaza, lo smantellamento del Muro dell’Apartheid, il Diritto al Ritorno dei profughi palestinesi scacciati dalla loro terra sin dal 1948″.