Le bandiere della Brigata Ebraica durante il corteo del 25 aprile

Manifestazione 25 aprile, l’ANPI: “Chi offende la Brigata Ebraica, offende la Resistenza”

Italia

Riprendiamo il comunicato stampa dell’Anpi Comitato Provinciale di Milano, inviato a seguito di una conferenza stampa indetta in vista del corteo del 25 aprile. Al centro delle dichiarazioni del presidente Roberto Cenati gli ignobili attacchi alla Brigata Ebraica.

“Nella giornata in cui si celebra la liberazione dell’Italia dal nazifascismo e la riconquista della libertà, riaffermiamo la nostra convinzione che anche quest’anno Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza, sarà percorsa da una grande, unitaria e pacifica manifestazione nazionale. I milanesi hanno espresso e sapranno esprimere tutta la loro emozione con la quale da sempre accolgono i medaglieri e i vessilli delle Associazioni Partigiane, Combattentistiche, dei Deportati politici e della Brigata Ebraica che hanno dato un contributo fondamentale alla liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, isolando inaccettabili contestazioni e provocazioni.

Tutti noi dobbiamo essere grati ai 5.000 soldati della Brigata ebraica, insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare, che si sono resi protagonisti di azioni decisive, come il primo sfondamento della linea Gotica, che costò la vita a 50 combattenti della Brigata Ebraica nella battaglia del Senio, e l’ingresso in numerose località dell’Italia centrale. Una pagina di coraggio che ancora pochi oggi conoscono ma che ha rappresentato un contributo molto importante per liberare il nostro Paese dal nazifascismo.

Bisogna con forza ribadire che chi offende il simbolo della Brigata Ebraica ingiuria l’intero patrimonio storico della Resistenza italiana che è stata un grande moto unitario di popolo e di Combattenti per la Libertà.
Tra di essi numerosi furono gli ebrei italiani che svolsero ruoli importantissimi nella Resistenza Italiana, come Leo Valiani, Emilio Sereni, Umberto Terracini, Giulio Bolaffi, Eugenio Curiel, Emanuele Artom, Eugenio Colorni.

Roberto Cenati, presidente Anpi Comitato Provinciale Milano

Nel delicato contesto nazionale e internazionale il 25 aprile deve essere una giornata di festa e di unità di tutti gli italiani, che credono nell’antifascismo e nei principi della Costituzione repubblicana, indipendentemente dalle loro convinzioni e dalla loro fede politica. Arrigo Boldrini, per 60 anni Presidente nazionale dell’ANPI, ebbe a dire: “La Resistenza italiana è stata per chi c’era, per chi non c’era, per chi era contro.”

Questo è l’insegnamento che scaturisce dalla  Resistenza italiana e dalla Lotta di Liberazione che ha potuto contare sul fondamentale contributo degli Alleati contro il nazifascismo. La ricorrenza del 25 aprile sarà come ogni anno assolutamente incentrata sulla celebrazione della liberazione dal nazifascismo e sulla riconquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese. In questa giornata che cade nell’anno in cui ricorre l’ottantesimo anniversario dell’emanazione delle famigerate leggi antisemite da parte del regime fascista  deve essere forte il richiamo a contrastare la pericolosa deriva razzista, xenofoba, antisemita e il risorgere di movimenti neofascisti e neonazisti, che sta attraversando  l’Italia e il nostro vecchio continente. È indispensabile, quindi, rilanciare con fermezza e unitariamente i valori della solidarietà, della tolleranza, della pace richiamati nella nostra Carta Costituzionale nata dalla Resistenza.

Roberto Cenati
Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano