Netanyahu come Jong-un e Mugabe: due giornali tedeschi inseriscono il pm israeliano fra i 7 dittatori più folli al mondo

Israele

di Nathan Greppi

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L’articolo di Hamburger Morgenpost

I quotidiani tedeschi Hamburger Morgenpost e Berliner Kurier, pubblicati rispettivamente ad Amburgo e a Berlino, hanno inserito, nei loro numeri di venerdì 12 Marzo, il premier israeliano Netanyahu in un articolo intitolato “I sette leader più folli al mondo”, suscitando reazioni indignate da parte dell’ambasciata e del Ministero degli Esteri Israeliani.

Secondo il Jerusalem Post, Netanyahu è stato incluso in una lista assieme all’Ayatollah iraniano Ali Khamenei, al dittatore siriano Bashar Al-Assad, al nordcoreano Kim Jong-un, Vladimir Putin, il presidente filippino Rodrigo Duterte e il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe.

Sui due quotidiani, legati alla stessa casa editrice, l’autore dell’articolo, firmatosi con le iniziali MKR, ha scritto sotto la foto di Netanyahu che “ha a lungo rifiutato di accettare una soluzione dei due Stati. Egli continua a portare avanti la costruzione di insediamenti e di conseguenza a provocare i suoi vicini palestinesi. Durante le lunghe tensioni con l’Iran, ha tentato senza successo di fare pressione su Barack Obama per lanciare un attacco aereo sulle centrali nucleari iraniane. Con Trump potrebbe finire diversamente.”

Un rappresentante dell’ambasciata israeliana a Berlino ha rilasciato al Post la seguente dichiarazione: “Il fatto che il Primo Ministro eletto di un paese occidentale – ce ha lottato per la propria vita sin dalla propria fondazione – sia inserito nella stessa categoria di alcune delle peggiori dittature al mondo testimonia più di ogni altra cosa il livello di comprensione del giornale su ciò che sta succedendo oggi nel mondo o su qualcosa di ben peggiore, che avrebbe dovuto sparire da questo mondo molto tempo fa: l’antisemitismo.”

Il deputato Volker Beck, membro del partito ambientalista Alleanza ‘90/I Verdi, ha scritto sulla propria pagina Twitter che gli articoli in questione sono “semplicemente oltraggiosi. Uno può criticare Netanyahu, ma chiunque abbia preparato la lista ha perso il senso della misura.”

Il MorgenPost è il secondo quotidiano più letto nella città di Amburgo, con una media di 73000 copie vendute al giorno. Il quotidiano ha anche denigrato Israele come luogo dove viaggiare, scrivendo che “Israele opprime i palestinesi nella Cisgiordania occupata.” A questa accusa ha risposto Carsten Ovens, portavoce dell’Unione Cristiano Democratica ad Amburgo, affermando che non si può combinare una critica di parte all’unica democrazia del Medio Oriente con un invito a non viaggiarvi come turisti. La stessa Ovens, in passato, ha più volte guidato l’opposizione ai boicottaggi di Israele nella sua città.

Nella notte di sabato 11 Marzo, in seguito alle proteste da parte di politici sia israeliani che tedeschi, il MorgenPost si è scusato ufficialmente: “Includere Netanyahu nella lista è stato un errore, e ci scusiamo per questo”.