Agli italiani di Gerusalemme l’invito al voto per il referendum arriva in “Palestina”

Israele

di Ilaria Myr

Gerusalemme Palestina___defNome cognome
Rehov…
Gerusalemme
PALESTINA

Con questa intestazione gli italiani residenti a Gerusalemme si sono visti recapitare la lettera dallo Stato italiano con cui si invitava a votare Sì per il referendum costituzionale del 4 dicembre. Un errore gravissimo, che i connazionali hanno subito denunciato sui propri profili Facebook e contattando Mosaico, oltre che scrivendo direttamente alle istituzioni.

Così scrive il romano Yaakov Mascetti: “Gerusalemme può esser riconosciuta o no come capitale, ma è fuori da qualsiasi dubbio il fatto che questo sia lo Stato d’Israele dal 1948 e che non sono, quindi, ammessi errori di denominazione.  Chiedo che le competenti autorità correggano l’indirizzo indicando ISRAELE al posto di PALESTINA e che vengano rispedite tutte le lettere con l’indirizzo errato.  Non ricevendo un’altra lettera non eserciterò il mio diritto di voto”.

Un errore che un portavoce del Comitato, interpellato al riguardo, riconduce all‘Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero. Secondo l’indirizzario di questa anagrafe, infatti,
Gerusalemme si troverebbe ancora nella Palestina del mandato britannico.

Il Comitato, nello spiegare i motivi dell’accaduto, ha confermato che qualora le condizioni rendessero necessario un nuovo invio delle lettere con l’indirizzo corretto, questo sarà
effettuato nella maniera più rapida possibile.

Ma il dubbio che l’errore sia tutto tranne che involontario rimane fra gli italkim molto forte, come forte sarà la possibilità che se voteranno, non sarà certo per il sì.