Al Sisi: “Dare uno Stato ai palestinesi e sicurezza agli israeliani”

Israele

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Il presidente egiziano  Abdel Fattah al Sisi (fonte Corriere.it)
Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi (fonte Corriere.it)

«Aiuteremo la polizia del futuro Stato di Palestina. E vogliamo garantire la sicurezza di Israele». Queste le importanti dichiarazioni rilasciate in un’intervista dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi al Corriere della Sera prima di partire per una visita in Italia e in Vaticano, per proseguire poi per Parigi.

Fra le diverse domande interessanti poste dal giornalista ad Al Sisi, vi sono quelle relative al conflitto fra israeliani e palestinesi, nel quale il presidente egiziano si è imposto subito come mediatore fra le parti.

In merito alla strage alla sinagoga di Gerusalemme, per esempio, Al Sisi dice:«La guerra di religione è uno spauracchio da evitare a tutti i costi, ma servono componenti che talvolta mancano. Nel caso specifico bisogna garantire la sicurezza agli israeliani ma contemporaneamente restituire la speranza ai palestinesi e la creazione di uno Stato palestinese è lo strumento migliore per alimentare questa speranza. Poi, dopo la creazione di uno Stato palestinese, si aprirà un lungo processo, ci vorrà tempo per ristabilire la fiducia tra le parti, ma non è forse accaduto lo stesso tra Egitto e Israele dopo che abbiamo fatto la pace? Il periodo di transizione iniziale sarà determinante, perché gli israeliani non possono rischiare la loro sicurezza e i palestinesi non devono più compiere atti gravi e sconsiderati che sarebbero, a quel punto, anche autolesionisti. L’Egitto è pronto ad aiutare».

E ancora: «Noi siamo pronti a inviare forze militari all’interno di uno Stato palestinese. Aiuterebbero la polizia locale e rassicurerebbero gli israeliani con il loro ruolo di garanzia. Non per sempre, s’intende. Per il tempo necessario a ristabilire la fiducia. Ma prima deve esistere lo Stato palestinese dove inviare le truppe».