Gabriele Nissim, presidente Gariwo

Il 6 marzo, Milano onorerà sei nuovi Giusti

Eventi

di Ilaria Myr

Sono ben sei le persone che il prossimo 6 marzo, in occasione della seconda Giornata Europea dei Giusti, verranno onorate con la posa di un albero e un cippo al “Giardino dei Giusti di tutto il mondo” al Monte Stella a Milano durante una solenne cerimonia.

Nelson Mandela, simbolo della lotta all’apartheid; Angelo Giuseppe Roncalli (Papa Giovanni XXIII), che come delegato apostolico a Istanbul, dal 1935 al 1944, soccorse migliaia di ebrei in fuga dalla persecuzione nazista; Beatrice Rohner, l’insegnante svizzera che ad Aleppo salvò moltissimi bambini rimasti orfani durante il genocidio degli armeni del 1915. E tre milanesi: il sacerdote Giovanni Barbareschi, che portò in salvo in Svizzera migliaia di antifascisti, ebrei e prigionieri politici attraverso la sua “organizzazione di soccorso cattolico” (OSCAR); Giuseppe Sala, presidente dell’Opera San Vincenzo, che gestì la rete di aiuti ad antifascisti, soldati ed ebrei in fuga, e Fernanda Wittgens, direttrice della Pinacoteca di Brera dal 1941, che mise al sicuro le opere d’arte dalle requisizioni naziste e aiutò numerosi ebrei a fuggire nella vicina Confederazione Elvetica.

Ad avere spinto l’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano (composta da Gariwo, UCEI e Comune di Milano) a scegliere queste personalità, l’etica della responsabilità che li accomuna, e che si traduce, in contesti storici differenti, nella stessa capacità di agire avendo sempre come ispirazione il valore dell’essere umano. Nelle istituzioni e nella società civile, queste figure di laici e religiosi, facendo appello alla propria coscienza, hanno lottato contro le persecuzioni e aperto la strada del dialogo e della riconciliazione.
«Lo stesso giorno, si terranno in altre città europee grandi iniziative in memoria dei Giusti – spiega Gabriele Nissim, presidente Gariwo Italia -. A Varsavia e Praga verrà annunciata la creazione di un Giardino dei Giusti con solenni cerimonie. Mentre in Italia ci saranno eventi a Brescia, Seveso e Bisceglie, dove già esistono dei Giardini, e ad Assisi, dove ne verrà inaugurato uno nuovo».
Nello stesso periodo, Gariwo Italia presenterà al Parlamento italiano la richiesta di adesione del nostro Paese alla Giornata Europea dei Giusti. «Sono molto fiducioso del buon esito di questa richiesta – continua Nissim -, dal momento che l’Italia è il Paese che più ha contribuito a istituire la Giornata Europea. Questa adesione avrebbe un forte valore simbolico e darebbe un importante segnale alle scuole e alle varie istituzioni italiane». Alla risposta del Parlamento si aggiunge anche quella di Papa Francesco, a cui Gabriele Nissim si è rivolto. «Mi sono rivolto direttamente a Papa Francesco con una lettera – ha raccontato sul Corriere della Sera – per chiedergli se in una delle prossime domeniche, affacciandosi dal suo balcone, possa ricordare quella moltitudine variegata di figure umane che in tempi difficili sono andate in soccorso dei perseguitati. Con questo atto pubblico, davanti a migliaia di fedeli a San Pietro, quell’idea della Memoria del Bene nata a Gerusalemme – dove sono ricordati in un giardino più di ventimila uomini giusti che hanno rischiato la loro vita per portare in salvo degli ebrei – potrebbe diventare patrimonio di tutta l’Umanità. Nella tradizione della Chiesa hanno sempre avuto grande risonanza l’opera dei Santi e dei Martiri che hanno sacrificato la loro vita per difendere il diritto alla fede e per salvaguardare le istituzioni religiose. In questo caso si tratterebbe, per il Pontefice, di mettere accanto ai Santi il ricordo degli individui che, indipendentemente dal loro credo, si sono prodigati per salvaguardare i diritti umani e la giustizia su questa terra».