Difesa italo-israeliana

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L’elettronica militare, le industrie aerospaziali e militari italiane si preparano a crescere con forti iniezioni di competenza americana e israeliana.
Con l’approvazione di Bush, che ha dato il benestare alla cooperazione italiano-israeliana militare, aeronautica ed elettronica per l’industria, la produzione di sistemi di armi per la guerra elettronica e la sorveglianza, basata in parte sulla tecnologia americana.
Washington intende schierare un nuovo fronte Usa-italo-israeliano all’avanguardia delle future attività diplomatiche israelo-palestinesi, per essere in pole position sui passi che l’Europa intende fare per le iniziative di pace nei prossimi due anni.
Questo per dar maggior peso all’Italia come più fedele sostenitore degli Usa in Europa rispetto alla UE, specialmente alla Francia.
Inoltre Roma, piuttosto che la Ue, rappresenta per Bush il bastione più avanzato per i piani americani a lungo termine per l’Europa dell’Est, specialmente per la Polonia dove si ridispiegheranno le truppe Usa dopo l’evacuazione dalla Germania. Washington sta cercando di annodare legami fra Israele e la Polonia (visita del Ministro della difesa Mofaz a Varsavia la settimana scorsa), e Roma sarà il centro per convogliare e controllare questi interscambi.
La Casa Bianca vuole coinvolgere l’Italia in passi di sicurezza e militari graditi sia a palestinesi sia a israeliani per il periodo interim. Gli inglesi stanno già allestendo centri operativi di sicurezza e organizzando corpi di intelligence palestinesi in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. E Bush vuole vedere la presenza militare e di intelligence dell’Italia accanto agli inglesi, riproponendo così la coalizione che ha visto l’Italia al suo fianco in Iraq. Inoltre, promuovendo la collaborazione italo-israeliana nel campo dell’industria militare, si fornisce un forte fattore di stimolo alle economie di entrambi i paesi: essi dipendono in grande misura dal pieno impiego nelle loro industrie militari ed elettroniche per le entrate dell’export.
I ministeri della Difesa italiano e israeliano hanno annunciato lo stanziamento di 18 milioni di dollari per ‘lo sviluppo di un nuovo sistema bellico elettronico in grado di neutralizzare aerei nemici su un ampio spazio aereo.