Una maratona memorabile

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di Mara Vigevani

Per settimane l’intera citta’ si e’ preparata alla Maratona: di mattina presto, la sera tardi centinaia i gerusalemmitani che si sono allenati in previsione della grande gara del 16 marzo. Quindicimila persone da tutto il mondo sono arrivate per partecipare alla seconda maratona di Gerusalemme. Moltissimi, tra cui anche il sindaco Nir Barkat, hanno scelto la mezza maratona (21 kilometri) o il percorso ancora più breve di 10 kilometri. Una maratona dura a detta anche dei più esperti, tra salite e discese, ma anche tra i più suggestivi perchè il percorso attraversa luoghi santi e fiancheggia i monumenti dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Il tempo pessimo, il freddo la pioggia e il vento non hanno turbato l’atmosfera sportiva dei partecipanti.  Il piu’ anziano, Hanoh Shahar, 78 anni, sopravissuto ad Aushwitz ha ricordato che e’ proprio grazie al suo amore per lo sport che e’ riuscito a sopravvivere all’inferno della Shoa. Un percorso ‘mini’ anche per bambini che per la prima volta hanno assaggiato il gusto di una vera gara sportiva. Non sono però mancate le polemiche:  il ministero della Gioventù e dello Sport palestinese ha diffuso un appello al boicottaggio dei prodotti Adidas principale sponsor della maratona internazionale di Gerusalemme.”Abbiamo parlato con il governo della decisione di boicottare i prodotti della Adidas perchè ha sponsorizzato la municipalità dell’occupante a Gerusalemme”, ha spiegato il direttore degli Affari sportivi Jaber Ayyash all’agenzia di stampa Màan.

Vincitore della maratona è stato il keniano David Toniok, 27 anni che ha tagliato il traguardo in 2 ore, 19 minuti e 52 secondi. Tra le donne, invece, la prima è stata l’etiope Mihriet Anamo (2,48,38).

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