Usa, allarme antisemitismo. Trump al Congresso: “Uniti nella lotta contro l’odio”. Ma c’è lo zampino della figlia….

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Volontari sistemano il cimitero ebraico vandalizzato di Filadelfia

“Le minacce recenti rivolte centri ebraici della comunità e il vandalismo dei cimiteri ebraici ci ricordano che, mentre noi possiamo essere una nazione divisa sulle politiche, siamo un paese che si trova unito nel condannare odio e il male in tutte le le sue forme”.

Così il presidente americano Donald Trump ha iniziato il suo primo discorso a una sessione congiunta del Congresso, il 28 febbraio, condannando l’antisemitismo come una forma di odio e male e offrendo un omaggio ai diritti civili in mezzo a una ondata di attacchi contro istituzioni ebraiche a livello nazionale. Nelle scorse settimane infatti in molti Stati dell’America si sono susseguiti allarmi bomba (più di 100) e profanazione di cimiteri (in Missouri e Pennsilvania, a Filadelfia), che hanno creato grande preoccupazione nella popolazione e nelle istituzioni ebraiche. (Vedi qui il video)

“Ogni generazione americana passa la fiaccola della verità, libertà e giustizia – in una catena ininterrotta fino ad oggi”, ha aggiunto il presidente. “Questa torcia è ora nelle nostre mani. E la useremo per illuminare il mondo”.

Il presidente la scorsa settimana ha condannato l’antisemitismo presso il Museo Nazionale di Storia afro-americano e la cultura, ma martedì 28 febbraio ha suggerito di dichiarare che le minacce di bombe potrebbero essere state orchestrate “per mettergli altri in cattiva luce.”

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Donald Trump al Congresso denuncia l’antisemitismo esploso nelle ultime settimane in tutti gli Usa

La condanna di Trump arriva però forse un po’ tardi, dopo ben due giornate di allarmi bomba nelle istituzioni ebraiche e la profanazione di due cimiteri. E per questo silenzio non erano mancate le critiche. Non è tutto. Secondo quanto riporta La Stampa, l’inserimento di un riferimento all’antisemitismo sarebbe stato suggerito al presidente dalla figlia Ivanka, sposta con l’ebreo Jared Kushner.

Intanto gruppi di volontari (ebrei e non ebrei) hanno ripulito i cimiteri vandalizzati, come segno di rispetto. “È assolutamente folle. Queste persone sono esseri umani come noi – ha dichiarato a Ynetnews Michael Bristow, un cattolico di 52 anni di Filadelfia venuto al cimitero ad aiutare – . Pensavo fosse finita con questa storia. Perché continua? Insomma, cresci mondo”.