Uccisi 4 soldati ventenni a Gerusalemme da un camion usato come arma terroristica

Israele

di Ester Moscati e Roberto Zadik

Gerusalemme attacco

Quattro soldati israeliani, un ragazzo e tre ragazze,  sono stati uccisi e sedici sono rimasti feriti in un attacco terroristico a Gerusalemme, eseguito con le stesse modalità dell’attentato di Natale a Berlino. Modalità che Israele ha già subito in precedenza. Un camion, guidato da un terrorista palestinese, si è lanciato contro un gruppo di allievi ufficiali ventenni, in gita a Gerusalemme. Dopo averli travolti, è tornato indietro in retromarcia staziando i corpi, prima di essere ucciso dagli stessi soldati e da un civile.

Gli allievi ufficiali erano appena scesi dall’autobus che li aveva portati a Gerusalemme. Quando il camion si è lanciato su di loro travolgendoli, attimi di incertezza si sono susseguiti, prima di essere certi, per la manovra del terrorista, che non si trattava di un incidente.

“In una frazione di secondo, mentre stavo parlando con un ufficiale, ho visto il camion lanciato su di noi – ha dichiarato la guida del gruppo Eitan Rund, alla televisione israeliana – Ho visto il camion fare retromarcia e investire di nuovo le vittime a terra. Ero armato e ho sparato contro l’autista del camion”.

Il testimone ha detto che i soldati hanno esitato a colpire il terrorista, fino a che non è stato chiaro che si trattava di un attacco e non di un incidente, forse memori della condanna ad Elor Azaria, il soldato che uccise un terrorista che era già stato fermato e si trovava a terra.

Secondo le notizie ufficiali, sedici altre persone, due delle quali molto seriamente, in un attacco avvenuto mentre stavano scendendo dall’autobus alla fermata di Armon Hanatziv.

I giovani allievi ufficiali si trovavano a Gerusalemme per partecipare ad un programma di formazione culturale promosso dall’esercito.

Il terrorista, identificato in Fadi al-Qanbar, residente nel quartiere arabo Jabel Mukaber di Gerusalemme, sposato e padre di quattro figli, secondo il premier Netanyahu, era un simpatizzante dell’Isis.

Sull’accaduto sono intervenuti prontamente sia il premier Netanyahu che il Ministro della Difesa Lieberman. “Sappiamo chi è stato a provocare questo attentato e secondo vari indizi egli fa parte dello Stato Islamico” ha detto il premier che è si è recato sul luogo dell’attacco assieme a Lieberman. Secondo Netanyahu ci sarebbero forti e possibili collegamenti fra la strage di Berlino e di Nizza e quanto accaduto a Gerusalemme. “Sono venuto qui da un incontro con il Ministero della Difesa e i Servizi Segreti dello Shin Bet per far luce sull’accaduto”.

A questo proposito il Ministro Lieberman ha aggiunto che l’unica ragione per questo attacco è “siamo ebrei e viviamo qui in Israele. Non ci sono altre spiegazioni e nemmeno motivazioni politiche che riguardino insediamenti e accordi di pace. E’ un attacco ispirato dal fanatismo dell’Isis e abbiamo visto cosa esso provoca sia a Nizza che a Berlino e purtroppo anche qui”.

Lo scorso dicembre a Berlino sono morte 12 persone e una dozzina sono rimaste ferite e a Nizza, nel luglio scorso sono morte 84 persone. A questo si aggiungono le immagini di filmati dell’incidente di Gerusalemme riprese da una telecamera di sicurezza che hanno mostrato il camion mentre si scagliava contro il gruppo di soldati israeliani vicino all’autobus. Il guidatore mentre investe col mezzo i militari e gli scaraventa ai bordi della strada. Immagini impressionanti e fondamentali per ricostruire l’incidente. In merito ad esso, Nethanyahu ha fatto sapere che prenderà subito dei provvedimenti chiudendo il quartiere di Jabel Mukabar, a Est della capitale dello Stato ebraico, da cui a quanto pare proviene il terrorista e che altre, per ora non specificate, misure di sicurezza verranno adottate dal governo.