Storia della più giovane sopravvissuta ad Auschwitz

di Davide Foa

Eva Umlauf aveva solo 2 anni quando, il 27 gennaio del 1945, l’Armata Rossa la liberò dal campo di Auschwitz; è dunque lei la più giovane tra i sopravvissuti al tristemente noto campo di sterminio. La sua incredibile storia è comparsa qualche giorno fa su Ynet. 

Nel novembre del ’44, quando la guerra si avviava alla sua conclusione, un ultimo convoglio di deportati, in gran parte bambini, arrivò ad Auschwitz. Tra questi vi era anche Eva.

Sorprende, non poco, il fatto che siano arrivati altri prigionieri quando ormai i campi di sterminio non erano di fatto più operativi: le camere a gas venivano in quei giorni distrutte dai tedeschi insieme a tutte le altre prove dei feroci crimini commessi.

Stando a quanto scrive Noah Klieger su Ynet, “c’era grande confusione e disordine tra le SS negli ultimi giorni di guerra”. Questo spiegherebbe la mancanza di comunicazione all’interno dell’esercito tedesco; evidentemente, chi decise di inviare quel convoglio non era stato informato del contemporaneo smantellamento di Auschwitz.

Ad ogni modo, tra quegli ultimi deportati c’era anche la piccola Eva Umlauf  che, arrivata ad Aushwitz, venne condotta in una baracca. Lì rimase fino alla notte del 27 gennaio, quando il campo fu finalmente liberato. Nonostante il campo non fosse di fatto più operativo, sul braccio sinistro di Eva fu tatuato un numero di riconoscimento: A-26959.

Dopo aver sentito più volte questa incredibile storia, Klieger ha avuto recentemente la possibilità di incontrare la signora Umlauf, la quale ha per anni cercato di ottenere qualche dettaglio o informazione riguardo al perché la sua vita sia stata risparmiata nonostante fosse una bambina piccolissima, quindi inadatta al lavoro del campo. Sfortunatamente non è mai riuscita a trovare neanche un indizio.

Come da lei stessa affermato, da questa sua incredibile quanto traumatica esperienza è nata in lei, fin da bambina, la volontà di dedicare la propria vita agli altri, cercando di migliorare la società per quanto possibile.

Non a caso, oggi è una delle più note pediatre di Monaco.