Il Belgio rifiuta di aiutare le figlie della coppia di israeliani uccisi al Museo ebraico

Mondo

coppia-israeliani-musoe-bruxelles
Mira e Emmanuel Riva, la coppia israeliana uccisa durante l’attacco terroristico al Museo Ebraico di Bruxelles nel maggio 2014

Il Belgio ha rifiutato di concedere aiuti di emergenza alle figlie di Mira e Emmanuel Riva, la coppia israeliana uccisa durante l’attacco terroristico al Museo Ebraico di Bruxelles nel maggio 2014. Le figlie della coppia, Shira e Ayelet Riva, che vivono a Tel Aviv, ha chiesto un aiuto finanziario di 15.000 euro da parte della Commissione per l’aiuto alle vittime di atti intenzionali di violenza.

L’avvocato delle orfane, che hanno fatto la richiesta più di dieci mesi dopo l’attacco, ha detto che la Commissione non ritiene che ora le due ragazze, di età compresa 15 e 16 anni di età al momento dell’attacco, possano essere state, al momento della richiesta, in una posizione di vera emergenza. E’ stato detto che non c’era “bisogno urgente”, espressione con cui viene definita una richiesta che arriva nei primi sei mesi dopo un attacco.

L’avvocato ha spiegato che ci sono voluti 10-11 mesi per presentare la petizione, non perché le ragazze non fossero in difficoltà finanziarie, ma perché la Commissione belga per le vittime richiede una registrazione completa ovviamente più facile stabilire quando le vittime sono in Belgio.

Nell’attentato al Museo, perpetrato dal francese magrebino Mehdi Nemmouche,  sono morte 4 persone: la coppia di israeliani, una volontaria del Museo e un impiegato.