Arrestato il capo Bds per evasione del fisco. Rilasciato sotto cauzione

Israele

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omar-barghoutiHa nascosto al fisco israeliano 700.000 dollari guadagnati tra il 2007 e il 2017. Questa l’accusa con cui il 20 marzo è stato arrestato, e poi rilasciato sotto cauzione, Omar Barghouti, fondatore nel 2005 del movimento Bds, che chiama al boicottaggio e al disinvestimento nei confronti di Israele.

Il denaro proviene dalla sua attività di direttore del National Computing Resources, una società con sede a Ramallah, che commercia e affitta bancomat, e l’evasione sarebbe avvenuta grazie alla complicità dell’Autorità Nazionale Palestinese. I soldi, depositati in un conto di Ramallah, comprenderebbero anche i guadagni di alcuni tour mondiali che Barghouti ha effettuato come leader del BDS, così come i diritti d’autore di alcuni suoi scritti.

Omar Barghouti è nato in Qatar, ha la cittadinanza palestinese e attualmente risiede nella città israeliana di Akko, dove vive con la moglie arabo-israeliana, grazie alla quale ha ottenuto la residenza permanente in Israele. Le autorità israeliane lo hanno rilasciato tramite il pagamento di una cauzione, ma per ora gli hanno proibito di lasciare il Paese.

Tra le citazioni di Barghouti, riportate dal sito progetto Dreyfus, vi è quella del 2013 in cui sosteneva che “stiamo assistendo alla rapida scomparsa del sionismo, e nulla può essere fatto per salvarlo”, così come l’anno successivo dava il suo appoggio al terrorismo palestinese (anche qui scoprendo la maschera), con queste parole: “I palestinesi hanno il diritto di fare resistenza con ogni mezzo, compresa la resistenza armata”.