Adottare un Giusto per non dimenticare la storia

di Paolo Castellano

adottaunggiustoGariwo è un’associazione che in questi ultimi anni si è battuta per mantenere viva la memoria dei giusti. La logica domanda che sorge è la seguente: chi è un Giusto? Un Giusto è chi di fronte al male ha scelto di non girare la testa dall’altra parte e si è assunto una responsabilità. I giusti si sono opposti alla Shoah, al genocidio armeno, alla pulizia etnica nella ex Jugoslavia, in Cambogia o in Russia.

Questo principio è alla base dell’evento del 22 gennaio legato al Giorno della Memoria promosso da Gariwo che ha invitato 500 studenti delle scuole di Milano e provincia all’Auditorium di via Corridoni. Sul palco i ragazzi hanno recitato alcuni testi e proiettato video legati alle storie di diversi personaggi mossi da nobili principi come Claire Ly, Sophie Scholl, Dimitar Peshev, Primo Levi, Armin Wegner, Pietro Kuciukian, Don Giovanni Barbareschi, Irene Sendler, Anna Politkovskaja, Fernanda Wittgens, Svetlana Broz e Giacomo Gorrini.

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Gabriele Nissim, presidente Gariwo

Sono intervenuti inoltre Paolo Kessisoglu, Gabriele Nissim e Pietro Kuciukian. Ognuno di loro ha espresso un pensiero sul tema ispiratore dell’incontro. La ex-iena e attore di origini armene si è definito “partigiano dei sentimenti”. Si è rivolto al giovane pubblico esaltando l’atto della ribellione e ha invitato tutti a compiere nel loro piccolo azioni quotidiane per essere liberi, critici e consapevoli. Atteggiamento da assumere per combattere l’indifferenza.

Citando Gramsci ha concluso il suo intervento: «Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti».

Anche Gabriele Nissim, presidente Gariwo, ha evidenziato quanto sia importante coltivare la memoria soprattutto tra le giovani generazioni: «Oggi qui abbiamo fatto un grande esperimento, con i ragazzi protagonisti di una staffetta. Tutti voi infatti avete preso il testimone dei Gusti, raccontando le loro storie, ragionando sul mondo, diventando dei narratori». Investire sulla cultura significa non lasciare nell’oblio polveroso di qualche biblioteca i grandi esempi dei Giusti. Tramandare le loro storie significa rafforzare il nostro futuro.