L’invenzione di Alberto Vigevani. La donna amata, più vera del vero

Libri

di Ester Moscati

L’invenzione di Alberto Vigevani è un piccolo capolavoro sull’amicizia e sull’amore. La cornice è Milano negli anni Trenta

Nella sonnolenta Milano borghese degli anni Trenta, lungo le vie alberate di una periferia ordinata e tranquilla, due ragazzi ebrei “amici per forza” scoprono la natura umana, fatta di schermaglie, sogni impossibili, tardive sincerità e timidezze difficili da superare. Alberto, più sicuro, sano nel fisico ma ancora confuso nelle idee, dalle letture superficiali se pure appassionate, si confronta con Leonardo, reso bisbetico e sarcastico dalla malattia e dalla orfanità precoce, eppure acuto, capace di allegria ed entusiasmo solo davanti a ciò che irride una realtà che non può vivere appieno, sempre limitato da frequenti infreddaturL’invenzione di Alberto Vigevanie, debolezze, da un vizio cardiaco eredità della madre morta di parto, che lo escludono dalla normale frequentazione di compagni e della scuola. Alberto diventa così il suo reticente tramite con il mondo, il compagno di passeggiate lente e a volte sofferte, che però subisce il fascino di una mente che percepisce più brillante della sua.

E così, in una sorta di rivalsa quasi innocente, inventa per inorgoglirsi agli occhi di Leonardo una storia d’amore con una ragazza da sogno, nata da un collage di visioni reali e immaginate, dalle esperienze rubate al fratello maggiore, dal desiderio. Il suo nome è Belle: bionda e sofisticata, sedicenne, alta e sottile, di madre francese, svagata e seducente. La bugia, o meglio l’invenzione, che si alimenta della curiosità di Leonardo, finirà per rafforzare l’amicizia, grazie alla condivisione della scoperta dei sentimenti e delle speranze. Fino alla fine, quando Belle sarà per Leonardo l’unico possibile amore.

Un romanzo breve che affascina e tocca il cuore, con la delicata e adamantina scrittura di un maestro del Novecento. 

 

Alberto Vigevani, L’invenzione, Sellerio editore, pp. 184, euro 12,00.