Olga Saltiel

Due insegnanti che hanno dato un’impronta indimenticabile

Scuola

Mario Brociner e Olga Saltiel lasciano la Scuola

Mario Brociner
Mario Brociner

Si dice che nessuno è insostituibile, che tutti siamo preziosi e nessuno è indispensabile. Ma ho sempre ritenuto che questa fosse una frase di circostanza. Insisto nell’affermare invece che non è vero: ogni individuo è un universo unico e irripetibile i cui aspetti caratteristici, anche i più comuni, appartengono solo a lui, anzi sono lui. Così è anche per il prof. Mario Brociner, il quale scende dalla nostra barca per salire su un’altra che lo porterà verso lidi nuovi, non sperimentati, pieni di sorprese, dolori e gioie diverse. Lui non lo sa che, nei nostri cuori, egli è immortale; che ciascuno di noi, colleghi e studenti, ha assorbito un po’ del suo essere attraverso il suo dire. Indimenticabile la sua “erre”, inimitabile, se non da studenti dalla sagace dote di osservazione, il gesto delle mani, il modo di camminare, quello dello strizzare gli occhi. Ammirevole la sua capacità di arrabbiarsi e di “farsela passare” poco dopo. La sua eleganza nel porgere e nel comunicare sono sempre stati indice, per me, di uno stile raffinato, anche nelle battute un po’ ironiche, ma mai sarcastiche, semmai, al contrario, intrise di una saggia e amabile bonomia.
Mario Brociner è Mario Brociner, uno dei tanti unici uomini che popolano questo mondo e che noi abbiamo avuto la fortuna di conoscere e frequentare. E quindi grazie Mario per esserci stato, per aver condiviso con noi le bufere e i rivolgimenti del mondo della scuola, ma anche le risate e i successi.
E grazie per la pazienza certosina con cui per anni hai sopportato le nostre proteste per il famigerato Orario. Che il tuo nuovo viaggio ti porti dove desideri e riempia il tuo tempo di molti affetti.
Esterina Dana

Olga Saltiel
Olga Saltiel

Queste poche righe non sono certo sufficienti a ringraziare la morá Olga Saltiel per tutti questi anni nei quali ha profuso amore, entusiasmo e gioia ai suoi alunni. Piena di vitalità, sempre coinvolgente, generosa e mai indifferente, ha fatto crescere generazioni di bambine e bambini in questa sua scuola nella quale, come ama ripetere, è entrata all’asilo, così si chiamava allora, e ha proseguito, senza soluzione di continuità, per giungere nelle classi elementari come morà, fresca di diploma magistrale. Olga è tante cose, ma forse una caratteristica che la contraddistingue particolarmente è la generosità di sé. Lo sanno bene i suoi alunni, per i quali spendeva se stessa senza riserve, non permettendo a nessun ostacolo di fermarla se si trattava di risolvere un problema di qualche bambino, dedicando ore ed energie fino a che la strada fosse spianata. Olga ci ha sempre coinvolte con la sua ferma convinzione che la scuola elementare sia un momento di apprendimento da esperire attraverso la gioia e l’allegria di scoprire il mondo intorno a noi. Sostenitrice dell’idea “se faccio imparo” ha sempre saputo proporre ai suoi ragazzi attività che hanno instillato l’idea che attraverso l’azione e la partecipazione si cresce nel mondo. Generazioni di bambini hanno avuto la fortuna di passare cinque anni importanti accanto a una morà che li capiva al primo sguardo, captava le loro energie e accoglieva i loro momenti di stanchezza. Olga è questo: morà. Morà per persone di tutte le età che hanno impostato tra i banchi delle sue aule il loro modo di apprendere, ascoltando le sue storie “animate” e diventando autonomi nel cercare fonti e materiali per le loro ricerche. Ma è anche collega e amica per noi, che ci siamo rinvigorite insieme a lei e speriamo di godere ancora della sua forza vitale e della sua energia. Nel frattempo, lei non invecchia mai: ha sempre ventisei anni, come sanno bene i suoi alunni! Grazie Olga! Un forte abbraccio da tutte noi.
Morot e Morim della Scuola Primaria