L’Hashomer Hatzair saluta la kvutzà Shavit e dà il benvenuto ai nuovi bogrim

Giovani

kenC’erano più di 200 persone sabato 27 febbrai nel ken dell’Hashomer Hatzair per salutare la kvutzà degli Shavit, che lascia il ken per dedicarsi agli studi.  Bambini genitori, amici da Roma, Napoli e Trento, ex bogrim e molti altri venuti per condividere assieme questo giorno emozionante.

Qui di seguito il discorso di addio della kvutzà Shavit.

Quando guardavamo con gli occhi lucidi tutti quei giganti che ci lasciavano dopo averci dato tutto ciò che avevano, che con un discorso a mifkad facevano piangere tutti, o comunque lasciavano un senso di pesantezza in di noi per il grande vuoto, sembrava che il nostro percorso non dovesse finire mai. Mai avremmo pensato di doverci trovare in una posizione del genere, con un discorso triste e forse insensato, che serve solo a trasportare voi e noi in un mondo fatto solo di tristezza. Ma la vita scorre e noi dopo che quasi un giorno fa eravamo entrati in bet ora siamo qua, a fare un l’ultimo mifkad da bogrim. 
A pensarci bene ciò che rende veramente speciale questa situazione non é il fatto che sia l’ultima volta che ci sarà un momento del genere ma il fatto di poter vedere infine, la vera grandezza di questo movimento. Solo quando si é sulla soglia della porta si capisce ciò che si sta lasciando. E noi tutti ora iniziamo a percepire questa fine, un vuoto, una voragine si apre sotto di noi. Però cadiamo in questa voragine con almeno un po’ di certezze; la prima siamo noi, la kvutza che solo grazie a questo movimento si é formata. La seconda siete voi, chanichim, bogrim, shlichonim e schlihim perché quando ripenseremo a questi momenti sarà fissa in noi la memoria delle vostre facce, delle vostre lacrime e dei vostri sorrisi. Quindi, con la piena coscienza che ciò potrebbe sembrare banale ma con la consapevolezza di chi ci pensa da circa 4 mesi, vi diciamo grazie, perché il tuffo che faremo dentro questa voragine del futuro sarà più morbido grazie a voi. A pensarci ora é proprio strano da pensare il fatto che da settimana prossima non ci vedremo più, magari un po’ vi mancheremo ma chi può dirlo, del resto. L’ultima cosa per cui preghiamo e che vi auguriamo é infine di perseverare e di continuare a sforzarvi e a divertirvi all’h.h per più motivi ma essenzialmente perché ciò che viene fatto qui ogni sabato a livello non solo di educazione ma anche di socializzazione, di discussione è quasi incomprensibile e inspiegabile, l’altro motivo è che così forse un giorno potrete capire a pieno queste nostre ultime parole. 
Chazak ve’ematz
Gli shavit

Ora è tempo per Galon e Nesharim di guidare il Ken, di continuare il processo educativo del movimento.

Shabbat Shalom e chazak ve’ematz,

Yahal e gli shlichonim