L'isola di Saint Martin devastata dall'uragano Irma

Saint Martin: famiglia ebraica si salva nel mikveh dall’uragano Irma

Mondo

di Laura Ballio

L'isola di Saint Martin devastata dall'uragano IrmaErano le 5 del mattino di mercoledì 6 e l’uragano Irma si stava abbattendo sull’isoletta caraibica di Saint Martin (34 miglia quadrate). Il rabbino Moishe Chanowitz  e sua moglie Chana, emissari del movimento Chabad, erano lì, con i loro cinque figli mentre il vento soffiava a 180 miglia all’ora, radendo al suolo il 95 per cento dell’isola e uccidendo almeno otto persone. Lo riporta il 10 settembre il sito di Haaretz.

Un’ora prima nella casa del rabbino, costruita come il centro Chanowitzes ‘Chabad lungo il fianco di una montagna, la porta principale era stata spazzata via e si temeva che le finestre avrebbero fatto la stessa fine da un momento all’altro. In quel momento Moishe e Chana Chanowitz, terrorizzati, hanno fatto la mossa che ha salvato la vita a tutta la famiglia: hanno preso i cinque figli e si sono infilati nel  mikveh.

«L’uragano lo senti. Avverti la pressione nelle orecchie», ha raccontato poi il rabbino. «Noi eravamo attrezzati e preparati, ma la furia di Irma era fuori da ogni tabella di previsione». Così la famiglia Chabad per sottrarsi al peggio si è barricata nel bagno rituale sbarrando la porta con un enorme congelatore.

Racconta ancora Haaretz, che alcune ore dopo, passato l’uragano, i Chanowitz si sono ritrovati con i vicini a raccontarsi le loro storie in mezzo a un paesaggio lunare. «I danni sono inimmaginabili», ha detto Chanowitz. «Ma noi siamo già pronti per ricostruire».

Il movimento chassidico Chabad è diffuso in tutto il mondo e ha emissari in circa 100 paesi.