Comunità di Milano: approvato il Bilancio 2016

di Roberto Zadik

Gestione in perdita, ma si lavora per il pareggio di Bilancio

Una data inconsueta, quella del 25 luglio, per una Assemblea comunitaria. La redazione del Bilancio consuntivo 2016 – principale argomento all’ordine del giorno – è stata complessa ma la sua approvazione aveva comunque una data limite come infatti ha precisato il co-presidente Milo Hasbani, “entro fine luglio dovevamo inviare il Bilancio comunitario all’Ucei”.

Martedì 25 luglio, quindi, nell’Aula Magna Benatoff della Scuola, si è tenuta l’Assemblea degli Iscritti alla Comunità nella quale, nonostante la scarsa affluenza a causa delle vacanze estive, i presidenti Milo Hasbani e Raffaele Besso, assieme al Segretario Generale Alfonso Sassun, all’Assessore al Bilancio Joyce Bigio e a Massimo Perseu, responsabile amministrativo, hanno presentato il Bilancio 2016. Presenti alla serata anche il Rabbino Capo Rav Alfonso Arbib, l’assessore alla scuola Davide Hazan, il vicepresidente del Memoriale per la Shoah, Roberto Jarach, l’assessore al Culto Sara Modena, l’assessore alla Comunicazione Daniele Misrachi.

In apertura il co-Presidente Milo Hasbani ha ricordato che la Comunità ha crediti importanti soprattutto per quanto riguarda la scuola (si tratta di circa 350.000 euro) e i contributi.

I presidenti hanno chiamato personalmente  tutti i genitori che hanno un sospeso, spiegando loro l’attuale situazione e chiamandoli alle loro responsabilità: “in circa 10 giorni, un terzo ha risposto in modo positivo chiudendo il sospeso; con una parte abbiamo fatto un piano di rientro, mentre, per circa 140.000 euro che rappresentano il debito di 13 famiglie, abbiamo deciso di farci aiutare da uno studio legale per il recupero”.

“Faremo la stessa identica operazione a settembre per quanto riguarda i contributi non pagati” ha detto Hasbani “la comunità non può permettersi di mettere a perdita questi importi importanti”.

Approvato a larghissima maggioranza dei presenti, (tutti favorevoli e un solo astenuto), il Bilancio, come recita la Relazione di Gestione, “nonostante gli sforzi chiude in perdita di euro 1.426.480 contro una perdita del 2015 di 569.300 euro”.

Si tratta di dati decisamente negativi ma dovuti a diversi fattori. Fra questi la mancanza di eredità importanti che avevano sanato il disavanzo del 2015, i costi della Scuola e infine diversi accantonamenti e stanziamenti per circa 660mila euro, riferiti ad eventi relativi ad anni precedenti.

Il Bilancio 2016 ha avuto per la prima volta una “clean opinion” da parte della società di revisione Price Waterhouse Coopers ed anche il nulla osta alla sua approvazione da parte da parte del collegio sindacale. Fatti questi assolutamente positivi in quanto, nonostante il disavanzo finale, possono far dire che ormai i conti della Comunità sono in ordine e le procedure sono applicate in trasparenza ed in ottemperanza delle normative di legge.

Fra le voci negative, oltre alla Scuola, nonostante il grande lavoro di fund raising della Fondazione, il contributo dell’8 per mille che ha registrato un minor gettito per circa 100mila euro; flessione che purtroppo dovrebbe verificarsi anche per gli anni futuri, secondo le stime. Fra i settori che generano perdite ci sono anche le Attività Giovanili, nonostante le tante attività di fund raising a favore dei Movimenti Hashomer e Bene Akiva; il settore della Comunicazione, Bollettino e Mosaico.

Fiore all’occhiello di questo Bilancio è invece sempre la Casa di Riposo che mantiene la sua alta qualità con entrate e costi in linea con l’anno precedente e questo, come ha affermato il Segretario generale Sassun “è un gran bel risultato soprattutto se consideriamo anche l’ottimo livello di saturazione ormai quasi al 100%”.

L’assessore al Bilancio Joyce Bigio, soddisfatta per il tempismo del lavoro svolto (il Bilancio Consuntivo 2014 era stato presentato a dicembre 2015, mentre il Consuntivo 2015 si era chiuso a ottobre 2016) ha ribadito che su questa perdita di gestione pesa ancora il caso Lainati, del quale molto si è parlato con varie domande da parte del pubblico. Ma pesano anche le tante spese, ad esempio per i supporti informatici per la scuola (tutte le aule sono dotate di lavagna multimediale, video proiettore, PC e collegamento ad internet); o per la sicurezza e protezione civile, rafforzata in risorse uomo e tecnologiche a seguito della situazione europea e internazionale che ha richiesto un innalzamento degli standard di sicurezza.

Non mancano però i punti positivi comunicati dal presidente Raffaele Besso, come “la nomina da parte del Consiglio della Comunità di un Dirigente Scolastico, dopo anni di ricerca; una persona di alto livello e, il Prof. Miele, di grande esperienza che spero porterà la nostra scuola al pareggio economico e ad una migliore gestione”.

 

Punto centrale della serata è stato il Caso Lainati, definito da Besso “uno tsunami” da cui “nel 2016 siamo riusciti a recuperare 1 milione e 500mila euro, mentre quest’anno contiamo di recuperare altri 750mila euro e di procedere giudizialmente contro i beni intestati alla moglie dello stesso, per effetto degli importi indebitamente sottratti alla comunità. Notevole è stato il beneficio economico dovuto al cambio del pool di avvocati che ha portato a un grande risparmio”.

In tema di elementi rilevanti, vanno segnalate le considerazioni del presidente Besso, dell’assessore al Bilancio Bigio e le proposte di azioni volte al risparmio e al risanamento del segretario generale Sassun. Nonostante le stime di Bilancio, Besso si è definito “ottimista, visto che tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se dobbiamo pensare a come riempire l’altra metà. Per essere in pari con una gestione ordinaria di perdita, ci mancano 600-700mila euro, è una cifra importante ma non impossibile da recuperare e sono certo che ce la faremo entro il marzo 2019, quando scadrà il nostro mandato”. L’assessore Bigio invece ha sottolineato la centralità dell’oculatezza nelle spese e quanto sia importante puntare al risanamento finanziario.

In conclusione il segretario generale Sassun ha fatto sapere che lo scorso 4 luglio è stato incaricato dal Consiglio di redigere un documento “in cui propongo delle azioni di risanamento; non sono un politico e pertanto proporrò soluzioni tecniche e frutto anche di otto anni di esperienza come Segretario Generale in Comunità”. “La nostra” ha detto “è una comunità molto complessa, una piccola azienda che occupa 165 dipendenti diversificati in varie categorie ognuna con le sue specificità. Il documento è quasi pronto ma ne vedremo gli effetti a lungo termine.”